La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato destina 1milione e 300 mila per il territorio: 200 mila in più rispetto allo scorso anno grazie a una gestione patrimoniale virtuosa. “Riusciamo a donare di più – ha spiegato la presidente Diana Toccafondi – proprio in virtù di un risultato positivo di 2milioni e 819mila euro rispetto alle previsioni di 2milioni. Abbiamo scelto una via etica, ma anche coraggiosa senza essere spericolati”. Il patrimonio complessivo della Fondazione è di 80milioni di euro, rispetto al 2022, anno horribilis, sono stati recuperati 12milioni di euro.
Nella previsione della Fondazione, quindi, l’impegno per il 2025 è di attribuire al settore educazione e formazione il 40% delle risorse, arte e cultura il 35% (aumentate rispetto all’impegno dello scorso anno) e al terzo settore il 25% (flessione rispetto al 2024).
Tra i nuovi impegni un progetto dedicato al carcere della Dogaia a cui a giugno sono stati donati 250 materassi. “Finanziamo già il laboratorio teatrale Farmacia delle parole – ha precisato Toccafondi – ma ora abbiamo proposto un impegno più strutturato attraverso un tavolo di lavoro a cui sono invitati vari enti per coordinare le necessità. La risposta da parte del direttore è stata positiva e collaborativa”. Confermato, anche se per il prossimo triennio in una formula più ampia e con il doppio delle risorse, il progetto di Prato comunità educante promosso per contrastare la povertà educativa. Proseguirà anche l’impegno verso l’emergenza abitativa con il recupero delle case di risulta, Toccafondi ha inoltre annunciato che entro la fine dell’anno se ne aggiungeranno tre ai nove già finanziati, la Fondazione prosegue nel sostenere l’Emporio della solidarietà. Sul piano culturale verrà mantenuto l’impegno verso il Pin, La Camerata strumentale, la Fondazione Museo del tessuto e quella dell’Istituto internazionale di storia economica Francesco Datini. A livello nazionale la Fondazione, anche nel 2025, aderirà al Fondo per la Repubblica Digitale.
Fondazione CariPrato, nel 2025 più risorse per il territorio. Ecco come saranno distribuite
Al settore educazione e formazione il 40% delle risorse, arte e cultura il 35% e al terzo settore il 25%. Un nuovo progetto per il carcere, continua l'impegno per l'emergenza abitativa
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