Piazza Santa Maria delle Carceri si è tinta di verde, bianco e rosso per la 79ª Festa della Repubblica. Come da tradizione, la città ha reso omaggio al 2 giugno con una cerimonia solenne, che ha unito istituzioni, cittadini e associazioni. Alle 10.45 l’ingresso dei gonfaloni e dei labari delle associazioni combattentistiche e dei reduci, seguito dagli onori al prefetto Michela La Iacona, dall’alzabandiera e dalla deposizione della corona al monumento ai caduti. Accanto al prefetto, anche la sindaca Ilaria Bugetti, il comandante provinciale dei Carabinieri Francesco Schilardi e il presidente della Provincia Simone Calamai. In piazza erano presenti anche le deputate Erica Mazzetti (FI) e Chiara La Porta (FdI), l’ex carabiniere Giuseppe Giangrande, oltre a numerose autorità civili, religiose e militari, molti i cittadini presenti, nonostante il caldo torrido (alcuni colti da malore) . Il prefetto La Iacona, prima di pronunciare il suo discorso, ha voluto accanto a sé gli studenti: “Dobbiamo investire sui giovani perché diventino custodi della memoria, ma anche protagonisti del futuro, avendo come faro la Costituzione.” Ha poi sottolineato che “il 2 giugno non è un esercizio sterile della memoria, ma il rinnovato impegno verso i valori fondamentali di libertà, democrazia, dignità delle persone e solidarietà. Ogni cittadino deve sentirsi responsabile nei confronti della Repubblica e rendersi quotidianamente protagonista con il proprio agire del rinnovamento delle scelte a suo tempo compiute per la conquista della libertà e della democrazia, vivendo idealmente dentro la Costituzione, che è ancora straordinariamente
viva ed attuale, è viva come un albero che deve sviluppare i rami e le foglie, è una forza di gravità che ci attrae, è l’anima dello Stato”.
Uno dei momenti centrali della cerimonia è stata la consegna delle dodici onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a cittadini distintisi per il loro servizio alla comunità. Ecco chi sono. Mario Battiato (ufficiale) dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Gandhi che ha tradotto la Costituzione nella Comunicazione Aumentativa e Alternativa , Alfredo Cangiano (cavaliere) capo ufficio comando Provinciale Carabinieri di Prato, Pietro Garofalo (ufficiale) Comandante del centro di mobilitazione Toscana del Corpo militare volontario della Cri, Gianpaolo Guigliotti (cavaliere) in forza al nucleo informativo del comando dei carabinieri di Prato, Carlo Santo Longo (cavaliere) ex dipendente di Consiag e Publiacqua, Stefano Mauro Massimino (cavaliere) luogotenente dell’arma dei carabinieri in congedo già comandante della stazione di Poggio a Caiano, Claudio Monaco (cavaliere) attuale comandante della stazione carabinieri di Iolo, Carlo Pasquariello (ufficiale) vicario della Questura di Prato, Michele Petrà (cavaliere) presidente del Comitato d’intesa tra le associazioni d’arma di Prato, Riccardo Nicolò Pieraccini (cavaliere) Fondatore amministratore delegato presso Aesthetic Medical Care, Francesco Schilardi (ufficiale) attuale comandante Provinciale Carabinieri di Prato e Maila Stolfi (cavaliere ) pittrici e artista. Infine il tricolore è stato srotolato dai bastioni del Castello dell’Imperatore, mentre la banda della Guardia di Finanza ha chiuso la cerimonia con un concerto.






Novità di quest’anno, la distribuzione di biscotti tricolori, realizzati dal panificio Il Duomo e offerti ai presenti dai volontari della Croce Rossa, un gesto voluto dal prefetto “per condividere la festa”
Prima dell’inizio della cerimonia, Emma Marrazzo, madre di Luana D’Orazio ha consegnato un mazzo di fiori al prefetto La Iacona, ringraziandola per l’umanità dimostrata. Numerosi i commercianti che hanno accolto l’invito del prefetto, esponendo il tricolore in vetrina per rendere omaggio alla Repubblica.






“È sempre bello partecipare, come stamani, alla Festa della Repubblica nella mia città di Prato- il commento della deputata Erica Mazzetti – un giorno che segna la rinascita della nostra Nazione nel segno della democrazia e della libertà, dopo la tragedia del regime e della guerra civile. È una conquista che non è mai scontata quella della libertà, la dobbiamo ancora difendere ed espandere in ogni ambito, soprattutto rimettendo al centro i diritti e i doveri delle persone”.
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