Nel 2024, il SerD di Prato ha seguito 1.965 utenti, di cui 903 per dipendenze da droghe (16 minori), 347 per alcol, 551 per tabacco e 164 per patologie legate al gioco d’azzardo. I dati, presentati in Commissione 5 presieduta da Rosanna Sciumbata, evidenziano che gli uomini sono più esposti alle dipendenze: 1.450 sono stati presi in carico rispetto a 415 donne (43 per droga, 83 per alcol, 260 per tabacco e 29 per gioco d’azzardo).
L’età media dei pazienti varia dai 52 anni per la dipendenza da tabacco ai 39 anni per l’uso di droghe. Tra coloro che fanno uso di droghe, il 46% utilizza eroina, il 33% cocaina, il 13% cannabis e l’8% allucinogeni e stimolanti. Il SerD segue anche 506 pazienti detenuti alla Dogaia, di cui 498 per dipendenza da droga, con un’età media di 34 anni.
Durante la commissione, è stato fatto un focus particolare sulle patologie legate al gioco d’azzardo, che mostrano un lieve aumento rispetto all’anno precedente. L’età media dei pazienti con problemi di gioco è di 45 anni, con una media di 42 anni per gli uomini e 55 per le donne. Tra gli uomini, si registra anche una maggiore propensione a comportamenti impulsivi e antisociali, considerati tra i più gravi e difficili da curare.
Per quanto riguarda la nazionalità dei pazienti con dipendenza da alcol, gli italiani rappresentano il 12%, mentre gli stranieri il 68%. Una volta presi in carico, i pazienti faticano a frequentare i gruppi territoriali, con il 76% che diserta gli incontri. In questo caso, l’età media degli uomini sale a 50 anni e quella delle donne a 47.
“Il fenomeno delle dipendenze- sottolinea la presidente Sciumbata – purtroppo è in crescita. Per quanto riguarda le ludopatie il regolamento comunale ha dato i primi frutti, allontanando le sale giochi dai luoghi sensibili, ma la strada è ancora in salita. Il servizio comunque funziona. A livello nazionale purtroppo si investe soprattutto sulla ludopatia e meno sulle altre patologie “
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