Si completa, con le ultime assunzioni fiduciarie in base all’articolo 90, la squadra di dirigenti e amministrativi che andranno a rafforzare gli staff della sindaca Ilaria Bugetti e di alcuni assessori. Con loro e i consiglieri speciali con delega e tavoli di lavoro partecipato e condiviso, la rivoluzione Bugetti è quasi completata con un ridisegno complessivo di quella che è la “macchina” del Comune. Come previsto dall’articolo 90 si tratta di assunzioni a tempo determinato che scadranno a fine mandato e si vanno ad aggiungere a quelle deliberate già in estate per i ruoli di capo di gabinetto, portavoce, cerimoniere e segreteria.
Tra i nomi scelti c’è anche quello di Francesco Fantauzzi, padre fondatore di Fonderia e del Civico 69. Fantauzzi, oltre ad aver collaborato con artisti italiani e internazionali è anche docente, dal 2019, dell’Università di Firenze. Dal prossimo 15 ottobre sarà tra i funzionari amministrativi che dovranno affiancare la sindaca nella sua delega alla cultura occupandosi di curare le relazioni con le partecipate culturali del Comune e con le realtà del territorio.
Si è chiusa l’esperienza con Fonderia Cultart, un bilancio di questi anni?
Sì, dal 1 ottobre mi sono dimesso dal mio ruolo nel consiglio di amministrazione, così come dal Garibaldi Milleventi. Sono molto fiero e orgoglioso di quello che abbiamo costruito dal 2010 ad oggi, ci siamo migliorati e abbiamo fatto lavorare molte persone tra staff stabile e collaboratori. E’ stata una fucina di esperienze. Ritengo di lasciare il testimone in modo sereno, credo che abbia le gambe per continuare a lavorare non solo in questa città ma anche in altre come Sinalunga e Certaldo. Lascio con commozione questo ruolo.
Cosa ne sarà del Settembre Prato è Spettacolo?
Il progetto è del Comune di Prato che valuterà in che modalità e come rielaborare il bando di concessione. La cosa che posso dire, ancora con la giacca di Fonderia Cultart, è che secondo me la formula di collaborazione pubblico e privato funziona: in dieci anni abbiamo portato numeri e qualità. L’auspicio è che si prosegua in questa direzione con nuove linee di sviluppo o priorità. L’ipotesi cambio location? Ci devono essere opzioni praticabili, fino a ieri non c’erano. Io continuo a preferire piazza del Duomo, così come la sindaca.
Adesso la nomina da parte della sindaca Bugetti, è soddisfatto?
Sono molto contento, per me è stato un riconoscimento del valore e dell’esperienza che ho avuto in questa città. Mi sono costruito dal basso collaborando con molte realtà cittadine, il mio è un ruolo tecnico rispetto al settore della cultura che ritengo di conoscere molto bene in ogni sua componente sia istituzionale che non.
Quali idee ha in mente per affiancare la sindaca?
La cornice è già stata individuata dalla sindaca. Sarò un tecnico che rafforzerà l’azione dell’ufficio cultura del Comune per realizzare e raggiungere gli obiettivi stabiliti. La sindaca ha e idee chiare, il fatto che abbia voluto tenere la delega vuol dire che pensa che sia un settore prioritario per lo sviluppo. Ci apriremo alle novità, attraendo il contemporaneo. Prato produce effetti concreti di collaborazione tra pubblico e imprenditori privati, coordinerò i rapporti del Comune con le istituzioni di tutti i luoghi dai più grandi ai più piccoli nei quartieri.
Quali saranno le priorità?
L’obiettivo della sindaca è rafforzare le reti tra i soggetti culturali e il tessuto della comunità, e creare due reti quella museale e quella teatrale. L’altra sarà il sostegno e la cura degli spazi dedicati alla cultura come ad esempio Il Fabbricone/Fabbrichino e Officina Giovani sui quali verranno fatti alcuni lavori e sarà dunque prioritario individuare spazi capaci di sopperire alla temporanea mancanza.
Oltre al nome di Fantauzzi, tra i nuovi ingressi ci sono Giovanni Mosca (che curerà le relazioni con i residenti e le associazioni nelle varie frazioni della città) e Serena Tatti (da oltre dieci anni tra gli articoli 90, continuerà a curare i rapporti politico istituzionali con la stampa al fine di promuovere l’ente). Per rispondere alle esigenze di cinque assessori, prenderanno posto all’interno della macchina comunale anche cinque ulteriori istruttori amministrativi: Vezio Trifoni (che era già articolo 90 nella precedente legislatura), Noemi Nerini, Nicla Pierini (anche lei ex articolo 90), Serena Tropepe e Federico Toscano.
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