Esplosione Calenzano, la protesta di Etruria 14: “Follia costruire accanto ad una bomba a orologeria”

“Costruire accanto ad una bomba ad orologeria è pura follia”: questo lo striscione che Etruria 14 ha lasciato davanti al Palazzo comunale di Calenzano a nove giorni di distanza dall’esplosione nel deposito Eni che provocato la morte di cinque persone e il ferimento di altre ventisei, due delle quali ricoverate al Centro grandi ustionati di Pisa in gravi condizioni. “Senza voler fare mera propaganda su una tragedia di tali dimensioni – si legge in un comunicato di Etruria 14 – saranno le autorità preposte a fare luce su cause e responsabilità, però chiediamo e pretendiamo di sapere chi ha dato il permesso nel corso degli anni a costruire in prossimità di uno stabilimento che avrebbe dovuto essere lontano da edifici e abitazioni. Prendendo per buono quanto asserito dalle autorità regionali, ovvero che al momento della costruzione dello stabilimento, come dice la normativa, intorno l’area era disabitata, vogliamo sapere quale ente ha sciaguratamente permesso che l’area venisse cementificata fino al punto in cui è oggi”.
Il tema della presenza del deposito di carburante è stato sollevato immediatamente dopo la tragedia. E’ una questione su cui, è facile immaginare, si aprirà un dibattito nel momento in cui l’area verrà dissequestrata dalla procura. Si preannuncia un campo di battaglia politico e amministrativo ma tutti sanno che trasferire, spostare, ridimensionare lo stabilimento non sarà facile per non dire impossibile.