La generosità di un cittadino, Paolo Poli, da sempre vicino all’ospedale, e di ex dipendenti di CariPrato che hanno deciso di sostenere il nosocomio attraverso un fondo mutualistico devoluto interamente in opere di bene, ha portato nella sala operatoria del Santo Stefano una nuova, importante innovazione tecnologica: un esoscopio 3d di ultima generazione.
L’apparecchiatura rappresenta un passo avanti decisivo nella chirurgia delle neoplasie maligne del distretto testa-collo, permettendo agli specialisti di operare con una visione tridimensionale ad altissima definizione. L’esoscopio consente, infatti, al chirurgo di “entrare” virtualmente nel campo operatorio, aumentando la precisione sia nella fase di resezione tumorale sia nella definizione dei margini oncologici.
Oggi, martedì 28 ottobre, nella sala Cembalo dell’ospedale, si è svolta la cerimonia di donazione a cui hanno preso parte l’esecutore testamentario del lascito Poli e alcuni rappresentanti degli ex dipendenti, la direttrice di presidio Maria Teresa Mechi, il direttore di Soc Otorinolaringoiatria 1 Antonio Sarno e la sua équipe.

“Queste donazioni sottolineano ancora una volta la grande sinergia con la comunità – ha detto la direttrice del Santo Stefano – una vicinanza che si esprime nella generosità di cittadini e associazioni che continuano a credere e investire nel nostro ospedale e rappresentano un segno concreto di fiducia e partecipazione verso la sanità pubblica”.
Apprezzamento anche da Sarno: “Ringrazio per questa importante donazione a beneficio di tutti i pazienti, un gesto prezioso che dimostra profonda attenzione e sensibilità non solo al nostro ospedale, ma anche a tutta la comunità. Oltre al miglioramento clinico, l’esoscopio 3d offre un grande vantaggio nella didattica e nella formazione dei giovani chirurghi. Grazie alla visione condivisa in sala, l’intero team operatorio e gli specializzandi possono seguire in tempo reale ogni dettaglio dell’intervento, facilitando l’apprendimento pratico”.
Un passaggio importante per la struttura che è in rete formativa con la Scuola di specializzazione in otorinolaringoiatria dell’Università di Pavia (come l’Istituto Europeo Oncologico e gli Ospedali Riuniti di Bergamo) e che accoglie per il training tanti giovani chirurghi in formazione. La SOC di Otorinolaringoiatria 1 svolge attività in sette ospedali dell’Asl Toscana centro e venti sedi ambulatoriali nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. Il Santo Stefano, hub aziendale per la chirurgia avanzata del distretto testa-collo, esegue ogni anno oltre 500 interventi di chirurgia oncologica o complessa.
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