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Emergenza sicurezza, disposti più controlli in centro nei fine settimana. La Prefettura: “Situazione in miglioramento rispetto allo scorso anno”


Riunito il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Invitati anche i presidi del Polo scolastico di Reggiana e le categorie economiche. Il prefetto: "Molti reati sono frutto di degrado e marginalità"


Nadia Tarantino
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Più controlli nelle zone a maggiore rischio. Ecco, con appena una manciata di parole, il riassunto di quasi quattro ore di riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato oggi, mercoledì 2 ottobre, dal prefetto, Michela La Iacona. Più controlli, di notte e nel fine settimana, nel centro storico e nelle aree più sensibili, a cominciare dalle stazioni ferroviarie, via Ferrucci, giardini di Sant’Orsola; controlli davanti alle scuole negli orari di ingresso e di uscita degli studenti per “prevenire fenomeni di violenza bullismo, spaccio e consumo di droga”; servizi di controllo “ad alto impatto”, accanto a quelli ordinari, estesi a tutto il territorio e “intensificati in alcuni contesti come, ad esempio, nei pressi dell’ospedale Santo Stefano”. Sono queste le misure principali assunte dal prefetto dopo le ultime risse davanti al polo scolastico di Reggiana, in via Santa Trinita e in piazza delle Carceri, e per arginare la delinquenza di strada responsabile del diffuso senso di insicurezza. Un diffuso senso di insicurezza che, rispetto allo scorso anno, è destinato a scemare: “Dai dati al momento disponibili, pur ancora provvisori e suscettibili di variazioni, è emersa – dice la prefettura – una leggera diminuzione della complessiva delittuosità a Prato e nella provincia. Diminuzione che appare invece significativa per alcune categorie di reati, quali lesioni dolose, violenze sessuali, rapine e furti in genere e in particolare furti in abitazione e furti di auto”. Un calo che viene spiegato con la “qualità dell’impegno complessivamente messo in campo da tutti gli attori del sistema sicurezza ma che, allo stesso tempo, impongono di continuare a profondere ogni sforzo per corrispondere al bisogno di sicurezza espresso dalla cittadinanza”.
Pare, insomma, che vada un poco meglio anche se non è questa la lettura che è emersa dalle ultime prese di posizione delle associazioni di categoria, in particolare Confcommercio e Confesercenti che fino a ieri hanno sollevato con forza il ‘problema sicurezza’. Oggi, invece, all’uscita dalla riunione a cui sono state invitate insieme a Cna e Confartigianato, bocche cucite: “Parla la prefettura con un comunicato”. E la prefettura, oltre all’aumento dei controlli, parla di “adesione all’Accordo quadro nazionale sottoscritto tra il ministero dell’Interno e le due associazioni che ha ad oggetto la possibilità di installare sistemi di videoallarme antirapina direttamente collegati con le sale operative delle forze dell’ordine”. Un valore aggiunto potrà arrivare dal Comune a cui la prefettura ha chiesto un impegno sul versante dei controlli amministrativi di tutte quelle attività con una reputazione non proprio cristallina.
Il vertice sulla sicurezza è stato allargato anche ai presidi del Polo scolastico di Reggiana che, venerdì scorso, dopo la rissa che ha coinvolto una ventina di giovani e che è finita con il ferimento di uno colpito, pare, con una lama, avevano scritto al prefetto per chiedere il ripristino del servizio di sorveglianza che già in passato ha dato risultati. Oltre ai controlli, è stata ribadita la necessità di intervenire sul disagio giovanile: le scuole hanno garantito di proseguire i percorsi formativi ed educativi per evitare comportamenti aggressivi, mentre la sindaca, Ilaria Bugetti, ha annunciato di aver messo a punto un progetto insieme ai Servizi sociali per creare occasioni di aggregazione contro la dispersione scolastica e per l’inclusione sociale e il rispetto della legalità, oltre ad un incremento dei sistemi di videosorveglianza.
“Sul tema della sicurezza – le parole del prefetto – bisogna agire con un investimento complessivo che richiede un impegno sinergico sotto il profilo della prevenzione. Alcune fenomenologie di reati sono originati da contesti di degrado e marginalità che richiedono anche il coinvolgimento di altri attori istituzionali per favorire il miglioramento delle condizioni di vivibilità in generale”. Dichiarazioni che hanno trovato la piena adesione della sindaca Bugetti: “C’è piena sintonia e collaborazione con la prefettura. Daremo il nostro contributo e segnaleremo situazioni che richiedono maggiore attenzione”. Tra queste, galleggia da oltre un mese e mezzo quella dell’occupazione di uno stabile in piazza del Mercato Nuovo, meta di sbandati e senzatetto; il Comune ha segnalato l’indirizzo alla prefettura il 20 agosto, in seguito alle lamentele e alle preoccupazioni dei residenti della zona: “C’è un’indagine in corso – ha detto Bugetti – tempi e modalità di soluzione non dipendono da noi”.
La riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica è stata occasione per un bilancio dell’attività di controllo, repressione e prevenzione in tutto il territorio provinciale dal primo gennaio al 30 settembre: 50mila persone controllate, 37 Daspo urbani, 13 sospensioni di licenze commerciali, 56 avvisi orali, 33 ammonimenti, 40 divieti di ritorno a Prato, 7 sorveglianze speciali, 296 decreti di espulsione di stranieri irregolari. (nadia tarantino)

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(N° 4 del 14/02/2009)
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