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Emergenza sacchi neri: da inizio anno sequestrate tre ditte e 23 persone denunciate. Faggi: “Smaltimento è costo molto alto per le casse del Comune”


I dati presentati durante la commissione consiliare 3. Il vicesindaco si augura misure più incisive contro chi commette questo tipo di reato


Alessandra Agrati


Ci sono anche tre aziende sottoposte a sequestro preventivo, oltre a 23 persone denunciate penalmente, nel bilancio della lotta che la polizia municipale sta facendo contro il fenomeno dell’abbandono dei sacchi neri con all’interno scarti tessili. Un fenomeno che, negli ultimi tempi, ha avuto una recrudescenza. Più nel dettaglio, dall’inizio dell’anno la Municipale ha sequestrato 1.800 sacchi in base a 43 segnalazioni arrivate, con dodici notizie di reato e sette veicoli sequestrati.

I dati sono stati presentati questo pomeriggio 23 settembre durante la Commissione consiliare 3 dal comandante della Municipale Marco Maccioni e dal vicesindaco Simone Faggi che ha anche sottolineato come gli abbandoni rappresentino un costo molto alto per la collettività: “Per smaltire una tonnellata di scarti tessili – ha precisato Faggi – servono 220 euro: una spesa eccessiva per l’amministrazione comunale”. Lo stesso Faggi ha poi aggiunto: “Ora la tolleranza deve essere pari a zero con chi commette questi reati. A mio avviso servirebbero anche misure più incisive come la revoca del permesso di soggiorno e l’allontanamento dal territorio di quei cittadini che si macchiano di questo reato”.
L’attività investigativa, affidata alla polizia ambientale, si concentra soprattutto sull’intercettare i veicoli che trasportano gli scarti utilizzando le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza. “Purtroppo – spiega Maccioni – quando sequestriamo un furgone è già pronto un nuovo mezzo sostitutivo. Più incisiva invece l’azione quando si riesce ad intercettare il camion in uscita dall’azienda a quel punto scatta il sequestro preventivo per l’attività e la gestione dello smaltimento dei rifiuti è a carico del titolare”. Se invece i sacchi neri vengono trovati sui furgoni sono trasportati nel parcheggio di via Lille dove poi vengono smaltiti da Alia che invece provvede direttamente al ritiro quando vengono abbandonati per strada o nei fossi. Le ultime segnalazioni riguardano Casale dove dentro il Calice sono stati abbandonati diversi sacchi con il rischio, in caso di abbondanti piogge, di creare ulteriori danni al territorio.
In commissione si è anche parlato di proposte per il futuro: Faggi ha annunciato un nuovo progetto con Alia per dare risposte più veloci ed efficaci al ritiro degli abbandoni, allo studio anche la possibilità di una a modifica al regolamento di polizia urbana per cui diventa obbligatorio l’uso di sacchi speciali per conferire gli scarti tessili. Misura che in un primo tempo, all’interno di un sito produttivo di più imprese, rende tracciabili gli scarti di ciascuna, e nel lungo periodo potrebbe aiutare a risalire alle imprese produttrici. 

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(N° 4 del 14/02/2009)
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