Prato è la città italiana con la più alta percentuale di case abitate: il 92,2 per cento del patrimonio immobiliare è infatti occupato. A dirlo è il rapporto ‘Today abitazioni’ di Istat riferito al 2021 e pubblicato oggi. La ricerca ha passato al vaglio la situazione di tutte le regioni e dei capoluoghi di provincia per verificare il tasso di occupazione immobiliare ma anche la tipologia delle case in Italia. A Prato, dunque, va il record di case abitate in una Italia che conta quasi due immobili occupati ogni tre – il 27,2 per cento – e questo nonostante che nei dieci anni dal 2011 al 2021 le abitazioni non libere siano aumentate di oltre il 6 per cento. A determinare un’alta percentuale di case vuote sono soprattutto le isole e il sud Italia, ma in termini assoluti il primato spetta alla Valle d’Aosta. Sul podio delle città con il maggiore numero di case censite salgono, nell’ordine, Roma, Milano e Napoli.
‘Today abitazioni’ ha indagato il tipo di case che restano maggiormente vuote ed è emerso che sono quelle piccole a finire più facilmente nel dimenticatoio mentre quelle più occupate hanno una metratura compresa tra gli 80 e i 99 metri quadrati.
Altro dato è quello di superficie pro capite occupata: circa 40 metri a persona nel 2011, oltre 44 nel 2021. Ma vale la pena citare un dettaglio: al nord-est le case abitate sono più grandi e perciò la media a persone di metri quadrati sale, mentre al sud gli alloggi sono più piccoli e la media di spazio a testa è ridotta.
E infine: il 56,3 per cento delle case italiane è stato costruito tra il 1961 e il 2000, e sono Liguria, Toscana e Piemonte le regioni con le abitazioni più antiche.
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