E’ stato condannato a 2 anni e 8 mesi, senza l’aggravante del terrorismo, Antonio Recati, l’anarchico pratese di 30 anni che l’8 agosto del 2022 sabotò la linea dell’alta velocità Firenze-Bologna. L’uomo è accusato di attentato alla sicurezza dei trasporti e rimozione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. La condanna è stata inflitta oggi, lunedì 10 febbraio, al termine del processo svolto con il rito abbreviato. Secondo quanto ricostruito dalle indagini della procura di Firenze (titolare l’allora procuratore aggiunto Luca Tescaroli, ora passato a dirigere la procura di Prato), Recati avrebbe prima avvisato con una telefonata anonima la presenza di una bomba nella galleria di Scheggianico, Firenzuola, e dopo manomesso la linea dell’Alta velocità mandando in tilt per ore l’intero snodo ferroviario. La chiamata, in quel caso, era stata fatta da una colonnina di soccorso nella tratta Ivice-San Pellegrino. Un anno fa, nel marzo del 2024, un precendente analogo. Lo stesso Recati, era stato condannato a due anni di reclusione e a risarcire Rfi per sei attacchi incendiari contro la linea dell’alta velocità Firenze-Bologna messi a segno nel tratto tra San Piero a Sieve e Firenzuola tra agosto e dicembre del 2022. Si tratta della stessa persona che lo scorso 13 gennaio tentò di dare fuoco alla caserma dei carabinieri di Borgo San Lorenzo. Recati, che si trovava ai domiciliari, manomise il braccialetto elettronico per evadere e raggiungere la stazione dei carabinieri del Mugello provocando danni al portone, all’intonaco e alla facciata dell’edificio con un ordigno rudimentale. L’uomo era stato identificato in pochi giorni e inizialmente sottoposto a fermo, decisione non convalidata dal gip che ne escluse l’aggravante di terrorismo, ma dispose comunque il carcere per il rischio che potesse ripetere azioni simili.
Riproduzione vietata