Quest’anno la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” sarà celebrata nei Comuni medicei con due iniziative distinte. La prima, a Poggio a Caiano, si terrà oggi, giovedì 21 marzo, alle 17 alle Scuderie medicee nella sala Tribolo. Il Comune ha invitato la Fondazione Caponnetto, nata per diffondere ideali di giustizia e di onestà soprattutto fra i giovani, il Movimento delle Agende rosse, voluto da Salvatore fratello di Paolo Borsellino, a ricordo dell’Agenda rossa del giudice Borsellino mai ritrovata, e l’associazione “Strage di via dei Georgofili” costituitasi dai familiari della strage di via dei Georgofili del 1993 a Firenze a testimonianza della loro lotta contro le mafie.
“La mafia teme la scuola più della giustizia. Con queste parole il giudice Antonino Caponnetto girava le scuole italiane una volta terminato il suo lavoro di giudice, lui che guidò il pool antimafia dal 1983 insieme a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe Di Lello e Leonardo Guarnotta e il cui operato portò ai risultati del maxiprocesso del 1986 – spiega l’assessore alle politiche giovanili Patrizia Cataldi – In ogni occasione, fino alla fine dei suoi giorni, Caponnetto ha diffuso sempre un messaggio di fiducia piena verso le nuove generazioni, era convinto che esistesse ancora una via umana per l’onestà, l’integrità morale, la misura, il senso del dovere e dello Stato, anche quando essi comportino sacrifici e rinunce personali. La tavola rotonda – termina l’assessore Cataldi – sarà un’occasione per riflettere, per ricordare ma soprattutto per sperare in un futuro migliore. Con le parole di Caponnetto invitiamo tutti, in particolare le nuove generazioni, a questo momento così importante”.
L’appuntamento a Carmignano è invece domenica 24 marzo, alle 21 nel teatro del circolo di viale Parenti con il concerto dell’Orchestra delle Colline Medicee. “La musica deve insegnare – dice il presidente dell’Ottava Nota, Andrea Tasselli -. La musica deve insegnare a uscire da logiche di violenza. La musica è ricordo e riflessione, la musica deve appartenere ai giovani. La musica era la vita di Giovan Battista Cutolo”.
Quest’anno il concerto è infatti dedicato a Giogiò, Giovan Battista Cutolo, che la sera del 31 agosto scorso in piazza Municipio a Napoli, è stato coinvolto in una discussione per futili motivi e colpito da tre colpi di pistola, morendo sul colpo. Giovanbattista aveva 24 anni.
Rammarico, da parte degli organizzatori, è stato espresso per il mancato accordo con Poggio a Caiano per fare insieme l’iniziativa.“Questa idea del concerto era nata anni fa con l’idea di farlo un anno a Carmignano e uno a Poggio, in una bella alternanza che impegnasse le amministrazioni comunali confinanti su un tema veramente importante e trasversale come la lotta alla legalità – spiega Tasselli-. La giunta comunale di Poggio, però, con nostro dispiacere, quest’anno ha detto di no, mentre la Pro Loco di Poggio è fra i soggetti sostenitori anche per quest’anno”.
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