Il maltempo è alle spalle. Domani a Prato e nel resto della provincia riaprono le scuole in seguito al fatto che il Centro funzionale della Regione Toscana ha decretato l’allerta codice giallo dalle 13 alla mezzanotte di oggi, domenica 16 marzo. A Prato resta in vigore la chiusura di parchi e giardini ad eccezione di Giocagiò, e l’accesso alle piste ciclabili, mentre i cimiteri sono stati riaperti. Aperti anche tutti i sottopassi; ancora chiuse via del Giaramonte, via delle Caserane e via del Guado a Narnali a causa di acqua sul fondo stradale. Chiuso anche il Centro operativo comunale che entra in modalità di reperibilità. Da quando è stata dichiarata l’allerta arancione poi evoluta in rosso, tra giovedì e venerdì, il numero verde della protezione civile ha ricevuto 334 chiamate per interventi. La macchina della protezione civile ha contato su 160 volontari; 40 le squadre dislocate sul territorio a cui è andato il ringraziamento della sindaca Bugetti. Sono state ore particolarmente difficili per la pioggia battente che si è abbattuta sulla città facendo registrare 100 millimetri di acqua caduta al suolo. Nella mattina di oggi il Comune ha provveduto a nuovi sopralluoghi nelle zone più critiche: Figline, Case Coveri e Bogaia. Alle verifiche in via del Borrino ha preso parte anche la sindaca a cui si è aggiunto il presidente della Regione.
E’ stato spiegato ai residenti il tipo di intervento che sarà effettuato per ripristinare il percorso naturale dell’acqua ora che è stato individuato il punto a monte in cui è stato deviato causando l’allagamento delle abitazioni. E’ prevista anche la ripulitura delle tubature e dei canali dai detriti che la furia dell’acqua ha portato con se. “Proseguiremo a monitorare la situazione nelle prossime ore e nei prossimi giorni – ha detto Ilaria Bugetti – i tecnici ci dicono che le opere messe in piedi dopo il 2 novembre 2023 hanno contribuito a mitigare l’effetto dell’evento del fine settimana e questo è importantissimo per proseguire il nostro piano di potenziamento degli interventi contro il rischio idraulico utilizzando anche i proventi che arrivano dall’edilizia. Lo faremo confrontandoci con i cittadini”.
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