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Dopo lo stop di un anno torna Contemporanea, dieci spettacoli “diffusi” in tutta la città


Dal 27 settembre al 5 ottobre la 24esima edizione, con tre spettacoli internazionali, giocata sul filo dell'emozione e della riscossa


Alessandra Agrati
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Dopo lo stop di un anno, per mancanza di fondi, torna Contemporanea la rassegna teatrale organizzata dal Metastasio.   
Dieci spettacoli, tra cui tre internazionali ,che si snodano in vari luoghi della città: dal teatro Metastsio al Chiostro di San Domenico, passando per Spazio K e il Fabbricone. Quest’anno sono coinvolte anche due realtà cittadine: il centro antiviolenza La Nara e il Cgfs.  Dieci donne che sono seguite dal Centro saranno le protagoniste dello spettacolo Dies Irae, mentre il Centro Giovanile di Promozione Sportiva scalda i muscoli per la Urban Run che quest’anno avrà anche un percorso culturale che passa proprio dal Metastasio.
“Una pausa dovuta ai tanti strascichi della pandemia – ha sottolineato Massimo Bressan presidente della Fondazione Metastasio-  ma ora siamo tornati a pieno regime con un’edizione che ci ricolloca sia in una fase importante della stagione, sia in un insieme di contenuti che sono propri del Metastasio”.
L’emozione prima della sommossa, è il sottotitolo della rassegna, che da quest’anno non si chiama più Festival, curata da Edoardo Donatini in programma dal 27 al 5 ottobre. Il cartellone offre un’equilibrata scelta tra spettacoli internazionali e nazionali
After All Springville, MietT Warlop dipana una narrazione esplosiva attorno agli abitanti di una casa di cartone colorata e fumante e racconta con la leggerezza di un cartone animato la tragica storia di una comunità fallita (27 settembre, Teatro Metastasio, ore 21)
Embriaguez divina Marlene Monteiro Freitas coreografa in Mal crea un processo teatrale che, solo attraverso il corpo e le parole esclusivamente onomatopeiche di un gruppo di ballerini e interpreti, indaga il male in tutte le sue forme (3 ottobre, Teatro Fabbricone, ore 20.30)
La luz de un lago El Conde de Torrefiel  esplorano luoghi e spazi liminali, morte e luce intesi non come opposti: tesse frammenti di vita di personaggi che vivono in luoghi e tempi diversi e parla di amore, lavoro e violenza in un mondo che visivamente collassa tra miraggi, trompe l’oeil e allucinazioni (4 ottobre, Teatro Metastasio, ore 20.30) Corpi Celesti è un’audioguida tra storie e personaggi per una passeggiata individuale nei Cimiteri di Prato, alla scoperta dei segreti che vi si celano (27, 28, 29 settembre + 3,4, 5 ottobre – Percorso guidato da fruire in autonomia)
In Karrasekare  Igor Moreno si ispira alle tradizioni carnevalesche pagane della Sardegna e dei Paesi Baschi, ritorna ai rituali pre-cristiani e a ritmi antichi per produrre nuove identità libere, fluide, queer, tra danze, canti e ebbrezza che si mescolano (29 settembre, Teatro Fabbricone, ore 18.30).
In Hit  Parini Secondo e Bienoise sviluppano un progetto sul salto della corda utilizzato come elemento percussivo per manifestare i ritmi incarnati, con un gruppo di saltatrici che esegue una partitura ritmica e insieme coreografica in cui single-under, side-swing e double-under, combinati a voce e suoni sintetici, si armonizzano in una vera e propria hit (27 settembre, spazioK, ore 22)
Come sopravvivere in caso di danni permanenti di Francesca Santamaria  è una radiografia coreografica, un referto che svela gli ingranaggi di un corpo, un archivio testuale e sonoro legato a infortuni e debilitazioni, indagando il tema del dolore fisico e emotivo post-trauma (28 settembre, spazioK, ore 22);
Deserto tattile Nicola Galli condensa gesto, luce e suono in una coreografia che esplora le forme del tatto e contempla il deserto inteso come spazio fisico sconfinato e condizione esistenziale (5 ottobre, Teatro Fabbricone, ore 20.30)
La foresta trabocca  Antonio Tagliarini in dialoga con Gaia Ginevra Giorgi relazionandosi con il suo corpo che si muove attraversando e lasciandosi attraversare dallo sciame di affetti, il reticolo complesso di relazioni, l’equilibrio precario di spazio, tempo e filo del discorso (4 e 5 ottobre, spazioK, ore 22)
Dies Irae di Gloria Dorliguzzo è un concerto che racconta il rito della violenza alimentato dalle note di Galina Ustvolskaya, una sorta di rituale misterioso che al ritmo di metalli sbattuti su legno e incudine allude a un’idea di intima liberazione dai poteri omologanti (27, 28, 29 settembre e 3,4,5 ottobre ore 19.30, Sala del Refettorio della Chiesa di San Domenico);
Sì! Giorni felici Matteo Pecorini  scompone e scompagina il tempo, attraversando la vita di tre donne e riscrivendo Giorni felici di Beckett con nuovi occhi e nuovi corpi (29 settembre, spazioK, ore 17 + 21.30).
“Contemporanea – ha spiegato Ilaria Bugetti nella sua doppia veste di sindaca e assessore alla cultura – è un appuntamento irrinunciabile che ci propone un calendario di iniziative che ci costringono a leggere i momenti che stiamo vivendo anche da un altro punto di vista : questa è la funzione dell’arte”.
La 24esima edizione di Contemporanea è  organizzata con il contributo di Regione Toscana, Comune di Prato e Provincia di Prato
“Siamo felici di questa ripartenza – ha spiegato Cristina Manetti capo di gabinetto Regione Toscana – Contemporanea è anche lo spirito di Prato ed è importante che la Regione sia a fianco del più importante teatro della Toscana in attesa anche di anniversari più importanti come i 50 di attività del Fabbricone e 60 del Metastasio”

 

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