Dopo l’alluvione ancora chiusa una parte del cimitero, da tre mesi aspetta di seppellire le ceneri della madre

Dal dieci novembre le ceneri della madre sono “parcheggiate” alla Misericordia, perchè non è autorizzata la sepoltura nelle gallerie del cimitero di Chiesanuova. Non solo l’ingresso è proibito anche per visitare le altre tombe, e così dai primi di novembre quando la furia dell’alluvione si abbattuta sul cimitero di Chiesanuova, molti familiari non sono più riusciti a fare visita ai loro morti e neppure a constatare le condizioni delle tombe. La denuncia arriva da una lettrice di Notizie di Prato, che nelle gallerie del cimitero ha sepolto il padre e vorrebbe fare altrettanto con le ceneri della madre: “Trovo vergognoso- scrive la lettrice – che dopo tre mesi le gallerie siano ancora chiuse e non si possa né dare dignitosa sepoltura a mia madre nè portare un fiore a mio padre”. Il problema della chiusura è di natura igienico sanitaria, per cui l’Asl non ha ancora autorizzato l’apertura dei cantieri da parte dell’amministrazione comunale. “La scorsa settimana – spiega Cristina Sanzò assessore con delega ai cimiteri – è stata fatta una nuova sanificazione, ora aspettiamo che l’Asl effettui un sopralluogo e decida se ci sono le condizioni per iniziare i lavori che prevedono la messa in sicurezza delle gallerie. Senza questo nulla osta non possiamo iniziare, anche per la sicurezza degli stessi operai”. Anche quando l’autorizzazione arriverà, si procederà per lotti, non tutte le gallerie apriranno contemporaneamente: “Alcune sono meno danneggiate – spiega Sanzò – e quindi i lavori dovrebbero procedere più velocemente, in altre invece la situazione è più compromessa e quindi i tempi inevitabilmente si allungheranno. Spero comunque di iniziare a riaprire al pubblico una parte delle gallerie fra qualche settimana”.