Omicidio colposo e crollo di costruzioni: sono le due accuse per le quali sono stati rinviati a giudizio l’ex sindaco di Calenzano, Riccardo Prestini, il responsabile dell’area Ambiente e viabilità e il responsabile tecnico del Servizio viabilità del Comune. Così ha deciso il giudice delle udienze preliminari del tribunale di Prato a poco più di tre anni dalla morte di Federica Pastacaldi, 49 anni, investita dal crollo del muro di recinzione di villa Peragallo, in via Dietro Poggio. Il fatto risale al 5 ottobre 2021. Il processo si aprirà il 20 marzo. Nell’elenco degli imputati anche il proprietario della storica e imponente villa, un medico americano di fama internazionale, assistito dall’avvocato Enrico Guarducci, la cui posizione è stata stralciata per la mancata traduzione dell’avviso di conclusione delle indagini e del decreto di citazione all’udienza preliminare.
L’ex sindaco (avvocato Gaetano Viciconte) e i due dipendenti comunali (avvocati Francesco Righetti e Giovanni Sighieri DanisIn per uno e Massimiliano Manzo e Cosimo Magazzini per l’altro) sono accusati di non aver fatto abbastanza dopo il primo crollo di una porzione di muro nel 2019 e nonostante il fronte presentasse una inclinazione visibile a occhio nudo. Secondo la tesi della procura, accolta dal giudice delle udienze preliminari, l’ex sindaco non avrebbe adottato i necessari provvedimenti di pubblica sicurezza, da una parte intimando al proprietario di effettuare la manutenzione, dall’altra di predisporre sopralluoghi e verifiche sulla stabilità del muro. Ai tecnici, invece, viene contestato di non aver proposto il varo di ordinanze urgenti che intimassero il proprietario di villa Peragallo a fare tutto quanto serviva a scongiurare eventuali rischi anche in considerazione dell’apertura della strada al traffico introdotta con una ordinanza di giugno 2020.
Federica Pastacaldi, madre di una ragazza, fu sepolta dal crollo di una vasta frazione di muro: una sessantina di metri di lunghezza e circa due e mezzo di altezza. Per la donna non ci fu niente da fare: morì dopo alcune ore di agonia all’ospedale fiorentino di Careggi.
Il marito, la figlia e i genitori sono assistiti dagli avvocato Saverio Sebastio e Carlo Innocenti.
Per il proprietario della villa ci sarà udienza preliminare nelle prossime settimane.
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