Dopo la puntata “L’aria che tira”, andata in onda su La7 e dedicata al tema dello sfruttamento del lavoro, con la polemica presa di distanza da parte di Confartigianato (LEGGI) che ha messo in guardia dall’identificare tutto il distretto pratese con quanto mostrato in tv, sul tema interviene anche la politica. “A Prato, da troppo tempo purtroppo, esistono e convivono due distretti paralleli, che sono però completamente scissi – dicono il deputato pratese Chiara La Porta e il capogruppo in Consiglio Comunale a Prato di Fratelli d’Italia Tommaso Cocci -. Uno è sano e virtuoso. L’altro, illegale e corrotto. Assimilare quindi due realtà distinte e disgiunte, che sono l’una l’esatto contrario dell’altra, non solo porta ad una narrazione, anche mediatica, come ha correttamente sottolineato Confartigianato, incompleta e ingiusta, poiché priva di tutti gli elementi oggettivi di un contesto ampio e distinto, ma va anche e soprattutto a danno proprio di un distretto trasparente e connotato dal lavoro e dal sacrificio”.
“A Prato, da sempre, si produce, letteralmente, qualità, unica per l’Italia e per il mondo – proseguono -. Il nostro tessuto produttivo di imprese, migliaia, si contraddistingue per l’export del brand Made in Italy e non deve essere commissionato a quelle sacche di illegalità, di cui è innegabile l’esistenza, che vanno duramente contrastate attraverso ogni possibile strumento di legalità. Il governo Meloni, in quest’ottica, ha rafforzato norme ad hoc proprio per combattere la concorrenza sleale perpetrata da imprese fantasma che minano dolorosamente la salute di quelle pulite. Per anni confronti e dibattiti a viso aperto sono stati solo accennati e a voce bassa, per il timore che la reputazione del distretto sano potesse subire conseguenze gravi. È oggi evidente che si sia trattato di una strategia non funzionale, che ha permesso una sproporzionata propagazione del fenomeno criminale. Sono anni che denunciamo l’esistenza del distretto parallelo, mentre la sinistra cittadina si poneva in modo attendista tra sfruttati e sfruttatori di quel sistema illegale”.
“Fratelli d’Italia, ad ogni livello – conclude la nota – promuove le imprese oneste del territorio ed è proprio in quest’ottica che abbiamo fortemente voluto la creazione di un ufficio Europa a Prato, che verrà inaugurato nei prossimi giorni dal nostro eurodeputato Francesco Torselli. Si tratterà di un punto di accesso privilegiato per il nostro sistema produttivo, mai ideato da coloro che da anni governano la nostra città. Combattiamo insieme le sacche di illegalità, valorizziamo e tuteliamo il distretto sano, famoso in tutto il mondo. È arrivato il momento di fare fronte comune e di discutere, finalmente, ad alta voce”.
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