Il calo demografico a Prato, stando alle iscrizioni alle prime classi di scuole dell’ infanzia, primarie e medie, si inizia a sentire ma non in modo uniforme: alle Lippi è a rischio una prima media e una della primaria, due all’ istituto Levi (Poli e Cecchi), all’Istituto Mazzoni le prime medie potrebbero essere due in meno rispetto all’anno scorso. Di contro alle Puddu ci sarà una classe media in più come alla Paccetti, boom di iscrizioni alle Tariddi. Al netto dei singoli Istituti Comprensivi si prevedono nel Comune di Prato quattro classi di prima elementare in meno rispetto all’ anno passato, dato che inevitabilmente porterà a una riduzione del personale Ata e insegnanti che viene appunto calcolato in base agli iscritti. ” Da decenni però – spiega l’assessore alla pubblica istruzione Ilaria Santi – si assiste al fenomeno dell’arrivo di studenti durante l’anno scolastico, in media 250, a cui deve essere trovata una collocazione. Se diminuisce il personale il servizio è a rischio”.
Non solo a Prato esiste anche un altro problema: gli Ic sono dislocati su varie sedi, questo vuol dire che serve comunque personale per aprire e chiudere le scuole. “Una situazione a rischio che ogni anno si acuisce – spiega Mario Battiato dirigente IC Gandhi e presidente rete Rispo – ora sto gestendo un plesso grazie a un lavoratore socialmente utile che affianca un Ata, l’anno prossimo rischio di non aprire neppure, a quel punto andrò a consegnare le chiavi al Prefetto”.
A Bacchereto la chiusura della scuola dell’infanzia è quasi certa: qui mancano le iscrizioni sono solo 9 i bimbi che chiedono di frequentare il prossimo anno, la legge ne prevede almeno 16. In quest’ ottica l’amministrazione comunale ha organizzato per mercoledì 6 marzo alle 21,15 presso il circolo arci un incontro pubblico per spiegare la situazione alle famiglie.