Diciannovenne trovato morto in strada, i genitori: “Non è suicidio, non si è buttato da solo dal terzo piano”

Proseguono senza interruzione le indagini sulla morte di Hu Lipeng, il cinese di 19 anni trovato cadavere nella tarda serata di domenica in via delle Badie, in mezzo alla strada, dopo un volo dal terzo piano di una palazzina. La procura ha aperto un’inchiesta per omicidio e al momento procede contro ignoti. C’è attesa per l’esito dell’autopsia che il medico legale, Luciana Sonnellini, ha compiuto ieri all’ospedale di Pistoia. I risultati potranno dare risposte agli interrogativi e chiarire la natura di alcune delle fratture riscontrate sul corpo del ragazzo e ritenute sospette dagli inquirenti, tanto che quasi subito è stata abbandonata la prima ipotesi formulata, vale a dire il suicidio. In più, arriveranno risposte anche dall’esame tossicologico che dovrà dire se nel sangue sono state rinvenute tracce di alcol e di droga che potrebbero, nel caso, far pensare ad una lucidità ridotta e, dunque, ad una caduta accidentale. La vittima è stata trovata praticamente sotto il palazzo nel quale, con un amico coetaneo, anche lui cinese, avrebbe trascorso la serata di domenica.
A escludere la pista del suicidio sono anche i genitori del diciannovenne, entrambi assistiti dall’avvocato Tiziano Veltri. La coppia ha escluso con fermezza il gesto volontario affermando che il figlio, che dopo il diploma lavorava in un ristorante a Prato, non aveva alcun motivo per togliersi la vita. Marito e moglie hanno descritto il figlio come un ragazzo tranquillo, senza problemi e senza preoccupazioni. Una famiglia modesta quella di Hu Lipeng: padre e madre sono due operai che da anni vivono in Italia. Una famiglia annientata dal dolore che non riesce a trovare pace e che ora aspetta solo di dare l’ultimo saluto al figlio. Appena la procura darà il nulla osta per la restituzione, la salma sarà cremata. (nt)