Primi effetti a Prato della contestata delibera della Regione che destina oltre 220mila euro per uno studio sulle possibili conseguenze per la salute provocati dalla tecnologia 5G. Mossa contestata da molti, a partire dall’attuale commissario dell’AgCom, il pratese Antonello Giacomelli, che, all’epoca in cui era sottosegretario alle Comunicazioni, si fece promotore della prima sperimentazione 5G in Europa, che per altro coinvolgeva proprio la Toscana.
Adesso, a pochi giorni dalla delibera, arriva la prima richiesta di sospensione della messa in funzione dell’antenna posizionata all’Interporto di Gonfienti accanto alla sede dell’Ufficio delle Dogane. A chiederlo è l’ufficio stesso, tramite la dirigente Daniela Guiducci, che in una lettera inviata all’Interporto della Toscana Centrale e, per conoscenza, al Comune di Prato, fa proprio riferimento alla delibera regionale. “La scrivente – si legge nella lettera – alla luce della recente delibera del 16 settembre con cui la giunta della Regione Toscana ha ordinato uno studio a tappeto sui rischi da 5G, chiede nella sua qualità di datore di lavoro del menzionato Ufficio che venga al momento inibita la messa in funzione dell’antenna in questione e nel caso la stessa fosse già attiva venga disposta la sospensione del funzionamento”.
Il tutto condito da un ulteriore riferimento alla delibera, quando si sottolinea l’urgenza della richiesta “tenuto conto che la lettura della delibera evidenzia che i timori paventati per la salute dei lavoratori sono più che fondati”.
Insomma, la mossa della Regione, da più parti vista come un tentativo di strizzare l’occhio ai 5 Stelle e ai vari comitati nati nel tempo contro la sperimentazione, rischia di avere pesanti ripercussioni sullo sviluppo della tecnologia che, proprio a Prato, vede uno dei poli nazionali. Anche perché, come sottolineato da più parti, le evidenze scientifiche nel frattempo raccolte dall’Organizzazione mondiale della sanità escludono in maniera categorica nessi fra 5G e tumori.
Delibera Regione sul 5G, l’Ufficio delle Dogane chiede lo stop per l’antenna installata all’Interporto
Prime conseguenze della contestata decisione di affidare uno studio da oltre 220mila euro sulle possibili conseguenze per la salute dopo che già l'Oms ha escluso ogni rapporto
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