Sono passati ormai dieci mesi dall’alluvione dello scorso novembre ma se è vero che molto è stato fatto, restano ancora numerose le situazioni irrisolte soprattutto nelle piccole frazioni. E’ il caso di Figline. A seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini esasperati dal degrado e dall’incuria, Fratelli d’Italia prende posizione. Il capogruppo in Consiglio comunale Tommaso Cocci, la consigliera Eleonora Cioni e il presidente della giovanile, Alberto Corsi, sono andati a verificare di persona. Dal sopralluogo, come spiegano, sono emerse alcune criticità mai risolte e per questo hanno annunciato un’interrogazione per chiedere conto dello stato degli interventi di competenza comunale e per ricevere aggiornamenti su quelli in capo al Consorzio di bonifica. “Ci sono ancora situazioni che aspettano un intervento come quelle che riguardano i sedimenti accumulati sul letto del Rio Balloni e del Rio Bagni, tanto in un caso da ostruire un’intera campata di un ponte – spiega Alberto Corsi – la stagione autunnale è alle porte assieme al maltempo, è quindi importante intervenire prima possibile”.
Il tempo passa e i torrenti necessitano di essere sistemati prima che le piogge autunali tornino a riempirli: su questo insiste Cocci. “Dei segnali di attenzione e ritorno alla normalità devono essere dati, non è possibile che dopo dieci mesi ci siano ancora le transenne anche dove possono essere effettuati interventi di routine – spiega il capogruppo di FdI – dopo così tanto tempo ci sono ancora i parapetti sui torrenti da ricostruire e ci segnalano dei detriti ancora accumulati e presenti su terreni privati”. Rincara la dose la collega Cioni: “Oltre ai mancati interventi per l’alluvione, a Figline sono state disattese le promesse ormai formulate nel 2021, come l’ampliamento del parcheggio Tintori. Eravamo stati rassicurati anche in commissione consiliare che entro il 2022 sarebbe stato realizzato. Ad oggi è ancora tutto fermo e si aggiungono anche i primi segni di incuria come gli autoveicoli bruciati e abbandonati”.