Dagli archivi di San Niccolò, grazie ad un’ accurata ricerca di Gianna Guasti, è arrivata la conferma storica che madre Cecilia Vannucchi, priora della scuola durante la guerra, abbia nascosto circa 500 persone all’interno delle antiche mura salvandole dal campo di concentramento. La storica ha ritrovato un documento in cui 120 padri di famiglia ringraziano la priora, documento che sarà parte fondante della biografia in pubblicazione, la cui presentazione è prevista nel mese di aprile. L’episodio era conosciuto e spesso raccontato durante le visite al complesso storico, ma ora ha anche il riscontro storico. Ad ulteriore conferma, in questi giorni, alla preside Mariella Carlotti è arrivata una lettera firmata da una suora francescana, di origine pratese che vive nell’Ohio, in cui si chiede conferma di questo episodio “ Il padre della religiosa – spiega Carlotti – insegnava nella nostra scuola durante la guerra, e spesso ricordava questo fatto. Ora la figlia chiede informazioni sul quel gesto di grande generosità che ha visto la nostra scuola protagonista. Non sappiamo dove queste famiglie fossero state nascoste, forse anche nell’ala del noviziato che stiamo restaurando. Ma questo è un particolare, l’essenziale è che sia stata salvata la vita a tante persone”.
Dagli archivi di San Niccolò emerge una storia di coraggio legata alla Shoah e alla priora del monastero
Cecila Vannucchi ha aperto le porte del Conservatorio a più di cinquecento persone, trovato un documento nell'archivio che conferma questo gesto di generosità
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