La 38esima edizione di Piazza a Piazza ha il suo simbolo: Milvia Babbini, 80 anni, la camminatrice più longeva e assidua. Il ritiro del pettorale ai circolo Rossi poco dopo le 6 di sabato 4 maggio e poi via verso Malaparte, le Cavallaie il “Prunaio” fino al pian della Rasa, la salita della Zucca, i tabernacoli, le Scalette, la macedonia all’Alpe di Cavarazano e l’arrivo a Montepiano, per poi ripartire il giorno dopo sul lato sinistro del fiume con i crinali della Calvana.
Un totale di 75 chilometri, senza mai attraversare il fiume Bisenzio, che le gambe di Milvia conoscono ormai a memoria tante sono le volte che ha partecipato alla manifestazione organizzata dal Cai di Prato. E anche per questo, al termine del percorso, è stata premiata dalla presidente Paola Fanfani. “Per me poter fare la Piazza a Piazza è vita – dice Milvia – quando arrivo ai ristori dalle persone che conosco da una vita è come toccare il cielo. Poi quest’anno la gita è stata ancora più bella”

Da Piazza a Piazza del resto non è solo una manifestazione sportiva, anche se sempre più iscritti decidono di farla di corsa per prepararsi alle competizioni primaverili, ma è anche un momento di socializzazione e di condivisione. E così ogni anno ci sono gruppi di camminatori che rinnovano la loro adesione, amici che decidono di camminare insieme per passare un fine settimana diverso e anche madri e figlie che si spronano e aiutano a vicenda. L’edizione 2024, a cui hanno partecipato 650 persone, gestita da una complessa ed efficiente macchina organizzativa portata avanti da oltre cento volontari, ha visto anche il debutto per la prima volta del pettorale con il microchip, in modo da monitorare tutti i partecipanti e per chi lo volesse anche avere i tempi parziali (al rifugio Pacini che si trova a metà percorso dell’andata il primo è arrivato alle 10, meno di 4 ore dopo la partenza) . “’Due giorni davvero incredibili per i tanti partecipanti o – spiega la presidente del Cai sezione. Emilio Bertini di Prato Paola Fanfani – 12 ristori e tantissimi volontari che hanno aiutato l’organizzazione. Un grazie ai Comuni, al circolo Paolo Rossi di Santa Lucia, alla comunità di Montepiano, a tutti coloro che hanno reso possibile questa gita del passato e alla natura che è stata la vera protagonista con paesaggi unici con colori differenti”
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