La “Scatola dei Desideri” nell’Hospice di Prato “Il Fiore di Primavera” si è aperta nuovamente, questa volta per esaudire il desiderio di una paziente con sindrome di Down alla quale sarebbe piaciuto andare al concerto di Cristina d’Avena ma, date le condizioni di salute, non era in grado di parteciparvi.
L’équipe della struttura si è attivata e, attraverso la sindaca Ilaria Bugetti ed il suo staff, è stato organizzato il contatto con l’organizzazione della cantante, che ha subito confermato la visita alla paziente. Cristina D’Avena si è quindi materializzata all’interno dell’Hospice e l’incontro con la paziente è stato commovente. La cantante si è complimentata con il personale per l’iniziativa. All’incontro hanno partecipato il presidente del Consiglio Comunale di Prato Lorenzo Tinagli e l’organizzatore del Settembre pratese che aveva fatto da tramite tra lo staff della cantante D’Avena e l’Hospice.
Quando Cristina D’Avena se n’è andata il padre della paziente ha detto: “Grazie, la mia piccola era da anni che non rideva in quel modo”.
”Umanizzare le cure significa utilizzare un linguaggio universale che tiene conto dei bisogni e dei desideri delle persone non dimenticando che in condizioni di particolare fragilità l’umanizzazione è tempo di cura – spiegano la dottoressa Monica Chiti, direttore infermieristico di Prato e il dottor Paolo Zoppi, direttore del Dipartimento Infermieristico e ostetrico aziendale.
Nelle scorse settimane, sempre nell’ambito del progetto, erano stati esauditi i desideri di una pazienta che aveva potuto interagire con un cavallo e di un uomo che ha potuto festeggiare l’anniversario di matrimonio con la moglie.