Un programma concreto di politiche industriali, più formazione e garanzie concrete e strutturali per le aziende del distretto. E’ l’appello all’unisono lanciato dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, dalle categorie economiche e dal Comune di Prato, per salvare l’economia tessile locale. Il punto è stato fatto questa mattina, mercoledì 14 maggio, in occasione del convegno dal titolo “Cambio stagione: il futuro della moda è nei diritti”. Oltre due ore di confronto aperto nel quale sono state affrontate le problematiche maggiori e le strategie per rilanciare la filiera della moda che conta, compresa Prato, un giro d’affari di 100 miliardi di euro, con 26 mila imprese e oltre 600mila lavoratori. Un impegno collettivo, ognuno con le proprie competenze, per sollecitare il Governo affinchè lavori su politiche industriali concrete, il superamento dei semplici ammortizzatori sociali in vista di una ridefinizione dell’intera filiera in un’ottica di sostenibilità completa e totale. “Chiediamo inoltre – proseguono i sindacati – misure stabili per il Green Deal, per l’innovazione e la ricerca, per garantire legalità e concorrenza Ieale nella filiera, per incoraggiare il reshoring delle produzioni all’estero. Quella con le associazioni datoriali – affermano Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil – è un’alleanza che riteniamo strategica, frutto di relazioni industriali consolidate e partecipative, costruite negli anni. Insieme, al Tavolo ministeriale dedicato al settore, chiederemo al Governo sostegni strutturali, non legati a fattori contingenti, come avvenuto nel 2024 e nel 2025 per fronteggiare la crisi occupazionale”.
La campagna di sensibilizzazione impegnerà i sindacati in tutta Italia, ma è da Prato, per la rilevanza del distretto, che si è scelti di partire.
“Qui la produzione dell’industria e della manifattura è in calo per il settimo trimestre consecutivo, con previsioni negative su tutta la prima metà del 2025. In Toscana, nei nostri settori, lo scorso anno abbiamo registrato la cessazione di 428 aziende e solo 271 nuove iscrizioni- spiegano ancora i sindacati- Ad aumentare sono solo le ore di cassa integrazione. Per il solo settore pelletteria sono cresciute del 254% nel 2024 rispetto al 2023, rappresentando l’82% delle ore totali autorizzate per l’intero ambito della Moda. La perdita di fiducia delle imprese, la flessione dei fatturati dei comparti tessile, abbigliamento, pelle e calzature e il rinvio degli investimenti programmati da molte aziende, appaiono segnali drammatici, come anche i dati sull’occupazione e sugli ordinativi. Il mondo politico batta un colpo”.
Al centro del dibattito anche il tema delle aggregazioni, visto come uno strumento necessario a livello locale per rispondere alle esigenze di competitività imposte dai mercati e reggere -così- anche il carico degli investimenti necessari.
“Su questo io credo che sia un nuovo modo di organizzare il sistema produttivo a livello nazionale, non possiamo pensare che quello che si diceva piccolo è bello oggi valga noi dobbiamo dire “piccolo è bello ma organizzato è meglio- spiega Moreno Vignolini, presidente di Federmoda Confartigianato- siamo siamo in contatto con il governo con i tavoli politecnici della moda dove cerchiamo di proporre cerchiamo di dare soluzioni cerchiamo di dare anche degli input affinché al ministero possano in trovare le risorse e le modalità per farli arrivare alle aziende. è ovvio che da questo punto di vista non bastano soltanto degli interventi specifici come la cassa integrazione o la salvaguardia della liquidità delle aziende che in questo momento consentirebbero così di far passare la nottata al malato ma serve una visione di futuro che possa consentire di realizzare una nuova politica industriale”
“La fase è particolare e delicata- spiega la sindaca Bugetti– a Bruxelles andiamo a vedere il nostro saper fare, la nostra laboriosità. Con tutti quei concetti legati allo stile e alla moda ma anche alla sostenibilità, noi ci siamo la abbiamo bisogno che il governo ci creda perché noi a Bruxelles andremo a far vedere questo”.
Tra le novità annunciate dalla sindaca Ilaria Bugetti, presente al tavolo, anche il progetto “SicurFad” una piattaforma interattiva e multilingue (compreso urdu e cinese) per percorsi di formazione trasversale. Il progetto verrà presentato ufficialmente a fine mese, in occasione di “Road to Bruxelles”.
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