Topi, cattivo odore, condizioni igienico sanitarie catastrofiche che si uniscono al disagio sociale. Tutto concentrato in una corte a Grignano dove da 12 anni due sessantenni, proprietari di un immobile che si affaccia nel cortile, accumulano oggetti di vario tipo non solo all’interno della loro casa, ma anche all’esterno rendendo impossibile la vita degli altri residenti. “Questa situazione – spiegano i vicini – va avanti da troppo tempo, ma ora è diventata ingestibile, da settembre i due dormono nel cortile perché la casa è strapiena di roba. Non solo, utilizzano lo spazio comune come latrina. Nel tempo abbiamo cercato di instaurare un dialogo, di cercare di aiutarli ma non è stato possibile”.
Protagonisti di questa storia una coppia di sessantenni. Lui è un accumulatore seriale, lei ha dato segnali di squilibrio psichico: passa le giornate in piedi al centro del cortile alle volte senza mangiare, altre mangiano roba scaduta nonostante qualche vicino mosso a compassione porti cibo fresco. “Più volte è intervenuta la polizia, la Municipale, i carabinieri, gli assistenti sociali – spiegano i residenti – ma nulla è stato fatto. C’era anche un’ordinanza di sgombero da parte di Alia che però non è stata eseguita”. A rendere la situazione ancora più difficile l’accumulo di vari materiali davanti ai bandoni degli altri proprietari, alcuni appartengono a delle ditte che quindi non riescono ad entrare e uscire dai magazzini. “Non sappiamo più cosa fare – spiegano – ci sono giorni in cui è impossibile tenere le finestre di casa aperte per la puzza che entra. Abbiamo anche chiesto l’aiuto del parroco, per qualche giorno la coppia ha dormito da lui, ma poi sono voluti rientrare a casa”. Anche l’immobile è in condizioni precarie, una parte del tetto è pericolante, e ovviamente non ci sono i soldi per ripararlo con conseguenze di sicurezza per tutta la piccola comunità.
Cortile “ostaggio” di una coppia di accumulatori seriali, protestano i residenti
Si tratta di due sessantenni che vivono in zona Grignano, la situazione igienico sanitaria è al collasso. Nonostante l'intervento degli assistenti sociali e delle forze dell'ordine non si trova una soluzione
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