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Corruzione, la procura antimafia dispone il giudizio immediato per Matteini Bresci e Turini


Processo al via il 9 dicembre davanti al tribunale di Prato. I due, agli arresti dalla fine di maggio, potranno chiedere riti alternativi. Davanti ai giudici anche un investigatore privato


Nadia Tarantino


Giudizio immediato per l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci e per l’ex comandante della Compagnia dei carabinieri di Prato, Sergio Turini. A poco più di quattro mesi dagli arresti, è questa la decisione della procura antimafia di Firenze. Una decisione dettata dal fatto che la custodia cautelare è ancora in corso: entrambi gli indagati sono ai domiciliari. L’udienza è fissata il 9 dicembre davanti al tribunale di Prato.
Matteini Bresci, che nei giorni scorsi ha lasciato la carica di amministratore delegato del Gruppo Colle dopo l’autosospensione dagli incarichi ricoperti in Confindustria Toscana Nord , è accusato di corruzione; stesso reato mosso nei confronti di Turini su cui, però, pesano anche le ipotesi di accesso abusivo al sistema informatico e peculato (uso improprio dell’auto di servizio per fini personali). Secondo gli investigatori, i due sarebbero stati legati da un rapporto di amicizia e di confidenza tale che li avrebbe spinti a scambiarsi favori fuori dal perimetro della legalità: l’imprenditore avrebbe chiesto informazioni riservate al carabiniere che, in cambio di un viaggio in America per il figlio, avrebbe più e più volte interrogato la banca dati in uso alle forze dell’ordine per ottenere le notizie richieste. Dal canto suo, il carabiniere avrebbe ottenuto dall’imprenditore un interessamento ‘politico’ per evitare che si concretizzasse il trasferimento dal comando provinciale di Prato.
Matteini Bresci, difeso dall’avvocato Lucibello, e Sergio Turini, difeso dall’avvocato Renna, potranno chiedere un rito alternativo: patteggiamento oppure abbreviato, percorsi che consentono di tagliare i tempi dell’iter processuale e di ottenere uno sconto di pena. Presto però per dire se sarà questa la scelta difensiva di uno o di entrambi.
Richiesta di giudizio immediato anche per il terzo indagato, un investigatore privato di Torino, amico di Turini, anche lui accusato di corruzione in un ambito che non ha nulla a che fare con Matteini Bresci. L’investigatore avrebbe ricevuto incarichi di lavoro da clienti ‘procacciati’ dal carabiniere e avrebbe ringraziato con bottiglie di vino pregiato.

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(N° 4 del 14/02/2009)
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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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