A Milano, nella sede di Confindustria viene firmato il testo definitivo e completo del nuovo contratto collettivo nazionale dell’abbigliamento per il periodo 1° aprile 2024 – 31 marzo 2027 che porta in busta paga ai dipendenti un aumento dei minimi retributivi lordi medi mensili di 200 euro a regime. A Prato, a Palazzo dell’ Industria, si premiano gli studenti che hanno partecipato all’ottava edizione di “E’ di moda il mio futuro” progetto voluto da Ctn per avvicinare le nuove generazioni al mondo della moda. Una casualità che ha rafforzato ulteriormente l’idea, portata avanti dagli industriali, secondo cui c’è ancora futuro per il tessile, e in modo particolare a Prato: “La sigla di questo contratto – ha spiegato ai ragazzi in video collegamento Maurizio Sarti coordinatore del gruppo produttori di tessuti – testimonia, ancora una volta, come gli imprenditori credano nel loro lavoro e nell’importanza di avere collaboratori a cui è garantito uno stipendio dignitoso, ma anche un giusto equilibrio fra vita privata e lavoro. Inoltre è previsto un rinnovato investimento contrattuale con nuove risorse pari a 200 euro annue per ogni lavoratore spendibili in beni e servizi di welfare”.
Intanto l’ottava edizione di “E’ di moda il mio futuro” ha registrato 1.200 presenze, 11 scuole coinvolte e la partecipazione di 22 aziende che in occasione delle visite alla produzione hanno accolto 500 studenti. Tanti anche gli alunni delle scuole medie e superiori che sono stati premiati da un’apposita giuria composta da tecnici.






Il concorso riservato alle scuole secondarie di primo grado “Noi stilisti del futuro: la nostra capsule di T-shirt” proponeva ai ragazzi di decorare una T-shirt bianca sviluppando il tema “Diversità”.
Ha vinto la classe 2a A della scuola Domenico Zipoli: del loro lavoro è piaciuto l’approccio sperimentale, talvolta minimalista, e il tentativo di dare una connotazione “sartoriale” alle decorazioni; seconda classificata la classe 2a B della scuola Leonetto Tintori, del cui lavoro è stato apprezzato soprattutto il forte impatto visivo; terza ancora la scuola Domenico Zipoli con la classe 2a G, che ha svolto il suo lavoro con particolare cura e precisione, proponendo anche soluzioni originali.
I tre progetti premiati sono stati selezionati fra i 9 complessivi realizzati da altrettante classi delle scuole superiori di primo grado partecipanti al concorso; 190 i giovanissimi coinvolti nel concorso, ai quali vanno aggiunti, per avere il quadro dell’incidenza di “E’ di moda il mio futuro” sulle scuole medie inferiori, gli altri 90 che hanno partecipato a Prato, a novembre, all’incontro di orientamento rivolto anche alle famiglie e condotto da Stefania Fierli, consulente esperta in formazione e coaching.
Il concorso per le scuole secondarie di secondo grado “Tailleur, tessuti e modelli dall’eleganza senza tempo” ha visto la partecipazione di 160 studenti di 6 scuole: Buzzi, Cellini-Tornabuoni, Isi Garfagnana, Petrocchi, Russell-Newton, Sismondi-Pacinotti. Il regolamento di questa edizione era diverso da quello degli anni precedenti: non primo, secondo e terzo posto, ma tre premi di uguale rilevanza e valore.
Il “Premio creatività”, pensato per il progetto di tessuto che, pur rimanendo nei limiti della fattibilità tecnica, abbia dimostrato maggiore originalità, è andato a un gruppo della classe 5a C dell’ITS Buzzi, costituito da Sofia Innocenti, Giada Miliotti, Lucrezia Palandri e Kassiani Pantazis; è stato apprezzato il loro progetto di tessuto con effetti tridimensionali e motivi naturalistici.
Sempre al Buzzi ma a un gruppo della classe 4a A (Sara Bartolini, Giulia Ermini, Martina Pagliaro) il “Premio stile”, per l’elaborato caratterizzato da particolare coerenza e armonia fra il progetto del tessuto e il disegno del capo finito; a differenza degli altri premi, quindi, questo valorizza più la relazione fra tessuto e capo che il progetto del tessuto in sé e per sé, progetto che comunque è stato essenziale per una buona valutazione del lavoro complessivo. E’ piaciuta l’appropriatezza del motivo a pois, classico per quanto rivisitato, rispetto al modello del tailleur proposto.
Va invece a Pistoia, precisamente al liceo artistico Petrocchi, il “Premio tessile pratese”, assegnato al progetto di tessuto più in linea con le tipicità del distretto per tipologia di tessuto, ricorso a materiali particolarmente utilizzati dalle aziende locali, richiamo a produzioni evocative del patrimonio di conoscenze proprie delle imprese tessili del territorio. Rientra pienamente in questa descrizione il progetto di tessuto pied-de-poule, con tratti innovativi, che le studentesse della 4a A Melissa Febbraro, Irene Del Serra e Vittoria Loddo hanno immaginato coniugandolo anche con una particolare fodera floreale.
E’ stato proprio questo progetto a “materializzarsi” in occasione della premiazione. E’ infatti previsto dal regolamento di quest’anno che uno dei tre premi, quello di maggior realizzabilità nel breve tempo intercorrente fra l’individuazione dei vincitori e la loro premiazione, venga prodotto materialmente da imprese della filiera tessile e presentato in occasione dell’evento finale di “E’ di moda il mio futuro”.
Ultimo riconoscimento “M’illumino di meno va di moda”, che una giuria apposita costituita dal Comune di Prato e da Confindustria Toscana Nord ha assegnato selezionando fra i progetti presentati quello che dimostra maggior sensibilità e attenzione al tema della sostenibilità. Il premio è andato a un gruppo di studenti della classe 5a GT dell’istituto Russell-Newton (Sofia Mondanelli, Conny Pagliarin, Alessandro Poli, Giulia Rosci, Farit Vasquez) con il loro progetto che prevede l’utilizzo di cotone organico e richiama modelli espressivi delle popolazioni amazzoniche.
Alla premiazione hanno partecipato anche Fabia Romagnoli presidente del Museo del Tessuto e l’assessore alle attività produttive Benedetta Squittieri.
Il progetto ‘E’ di moda il mio futuro’ continua a darci delle belle soddisfazioni – commenta il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Francesco Marini -. Per i concorsi abbiamo visto tanti progetti interessanti e belli, espressione dello spirito fresco e curioso con cui i ragazzi guardano alla moda. Sono momenti complicati per il settore e i giovani possono facilmente avere la percezione che non ci siano spazi per loro. Non è così, e non solo per le necessità di ricambio generazionale rese più acute dalle dinamiche demografiche, ma anche perché le nuove generazioni, con le loro idee, la percezione e visione del mondo, la forte propensione per la tecnologia, la sensibilità per i temi ambientali, sono in particolare sintonia con il mondo della moda. Dai giovani giungono per la moda stimoli fondamentali e, parallelamente, le aziende del settore possono offrire loro opportunità molto interessanti”.
Lo spazio per i giovani c’è: solo a Prato, sono 5.000 i lavoratori del settore sopra i 55 anni e quindi prossimi al pensionamento; il Sistema informativo Excelsior prevede per Prato oltre 3.700 entrate nel settore moda nel trimestre aprile-giugno 2025.
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