L’idea è dell’imprenditrice Dalila Mazzi, la mano è quella del pianista Giovanni Nesi, la conoscenza quella della Fondazione Fresco Parkinson Institute e dei medici dell’ospedale Santo Stefano, il risultato il concerto del 12 ottobre alla Rifinizione Nuove Fibre per finanziare la ricerca contro il Parkinson precoce. Una malattia che a Prato colpisce circa 3 mila persone di cui il 15% sotto i 50 anni. “Le aziende – ha spiegato Mazzi – hanno anche il compito di diffondere cultura e impegnarsi in progetti sociali o sanitari, da qui l’idea di finanziare la ricerca, abbiamo scelto quella del Parkinson e quindi è venuto naturale coinvolgere il maestro Nesi”.
A Giovanni Nesi, giovane pianista pratese, infatti ,qualche anno fa è stata diagnosticata una distonia focale che ha come conseguenza la perdita di alcuni movimenti della mano destra, piccoli che però per un pianista sono fondamentali. “Quando me l’hanno diagnosticata in Spagna – spiega – ho creduto che la mia carriera fosse finita, ho fatto rieducazione ma non ho ripreso in pieno il controllo, così ha scoperto che c’era una vasta produzione musicale scritta esclusivamente per suonare con la mano sinistra. Con questo concerto posso fare qualcosa per la mia città, ma anche di finanziare la ricerca per una malattia di cui sono affetto”. Verranno eseguite musiche di Bach, Scriabin, Schumann, Bellini e Puccini.
In realtà al Santo Stefano c’è un centro che segue i pazienti malati di Parkinson sia dal punto di vista neurologico che motorio, ma il progetto messo in piedi con Musica in Fabbrica va in un’altra direzione: “Lavoriamo sui geni su un panel di pazienti giovani o con familiarità al Parkinson – spiega Monica Norcini della Fondazione Fresco Parkinson Institute – grazie a una collaborazione far Sos -D Patologia Molecolare Oncologica e il Santo Stefano verranno condivise le attrezzature e il personale, ma servono fondi per l’acquisto dei kit per le analisi. Maggiori saranno le risorse reperiti, più alto il panel di persone su cui potremo intervenire”.
Al progetto partecipa anche l’Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico. Il contributo minimo per il concerto, in programma alle 18 è di 30 euro in via Reno a Montemurlo (prenotazione obbligatoria [email protected]. ).
“Una sperimentazione – ha spiegato Claudia Del Gamba neurologa del Santo Stefano da poco rientrata New York University Langone Health – che oltre a mappare la parte genetica vuole anche fornire dati per la ricerca di cure specifiche: ci sono diverse sfumature di Parkinson e quindi differenti risposte”.
L’evento è patrocinato dalla Regione Toscana , dalla Provincia di Prato e dai Comuni di Prato e di Montemurlo. Ala presentazione dell’iniziativa hanno partecipato anche la capo di Gabinetto della Regione Toscana Cristina Manetti, il direttore generale Asl Toscana Centro Valerio Mari la sindaca di Prato Ilaria Bugetti e quello di Montemurlo Simone Calamai