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Con il passaggio di proprietà del Buzzi la Provincia può accendere il mutuo per il rifacimento del tetto


Il presidente Calamai "Ringrazio il Comune di aver accettato la nostra proposta". Soddisfazione anche da parte del preside Alessandro Marinelli e del Consiglio d'istituto


Alessandra Agrati


Il passaggio di proprietà dell’immobile dell’istituto Buzzi dal Comune alla Provincia (leggi) è stato fondamentale per poter accendere il mutuo destinato ai lavori per il rifacimento del tetto, una richiesta che era stata avanzata dal Consiglio d’istituto di viale della Repubblica in occasione della protesta degli studenti, ma anche dalla stessa Provincia che ne rivendica la paternità. “Esprimiamo soddisfazione per la positiva risposta alla nostra richiesta nei mesi scorsi – ha spiegato il presidente Simone Calamai – Ci permetterà una gestione più efficiente degli aspetti manutentivi e, soprattutto, offrirà maggiori opportunità di accesso a fonti di finanziamento, partecipazione a bandi e forme di indebitamento legate a progetti di sviluppo. In questo modo, si semplifica la gestione “. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il preside del Buzzi Alessandro Marinelli: “Finalmente si risolve un annoso problema che permetterà anche di richiedere finanziamenti europei. Dispiace che c’è voluto cosi tanto tempo”. Anche Silvio Santarelli presidente del Consiglio d’Istituto accoglie con soddisfazione il passaggio di proprietà “Questo ci semplifica molto le cose, soprattutto perché avremo un solo interlocutore. Intanto stiamo aspettando una data da parte del presidente della provincia per convocare un’assemblea per presentare il cronoprogramma dei lavori”.
Nel “pacchetto” sono compresi anche il passaggio del liceo Livi, che è stato sede della scuola media Convenevole, e del Datini, immobili per i quali non sono per ora previsti lavori straordinari ma che erano rimasti in carico all’amministrazione comunale. A differenza di quanto avvenuto per il dirigente del Buzzi, la preside Maria Grazia Ciambellotti non ha spinto per il passaggio “Ho imparato dai giornali che l’edificio fosse di proprietà comunale, di fatto a noi non cambia nulla avendo sempre dialogato con la Provincia. Per noi è più importante la proroga dell’utilizzo del Marconcino che ospita alcune classi del liceo artistico”. L’edificio è condiviso con una sezione del liceo Gramsci Keynes (la proroga per tutto il prossimo anno scolastico, riguarda anche il Centro Ventrone che accoglie gli studenti del Dagomari) con la prospettiva di trasferimento nei nuovi locali del Marconi, il cui cantiere è ancora aperto.
Al Datini la notizia del passaggio di proprietà è stata accolta soprattutto nell’ottica futura, quando saranno necessari interventi importanti “Sicuramente – il commento della dirigente scolastica Francesca Zannoni – le procedure, fino ad oggi soppie, si snelliranno. In realtà fino ad oggi il problema non si è posto”.
Intanto lunedì 3 marzo scade il bando esplorativo della Provincia per l’acquisizione di immobili da affittare per ospitare una scuola di secondo grado

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