Mentre il centrosinistra non ha ancora trovato la quadra per arrivare a una candidatura a sindaco unitaria, il centrodestra sta strutturando la sua azione elettorale a sostegno di Gianni Cenni, pezzo dopo pezzo. Sabato alla Camera di commercio ci sarà la conferenza programmatica di tutti i partiti della coalizione mentre oggi pomeriggio il sottosegretario agli esteri, Giorgio Silli di Noi moderati, ha presentato il simbolo della sua lista, appoggiata anche dall’Udc, che punta ad attrarre il voto moderato per convogliarlo a favore di Cenni. La grafica è molto semplice e realizzata con i colori di Prato, blu e rosso: al centro del cerchio campeggia quasi cubitale il cognome del sottosegretario seguito, subito sotto dalla scritta più piccola “con Prato”; in fondo al cerchio in piccolo la parola “Moderati”. “In questi mesi ho sempre parteggiato per Cenni credendo che una città come questa che deve risorgere dalle sue ceneri come l’Araba Fenice, abbia la necessità assoluta di avere un sindaco con un contatto diretto con un membro di governo. Per la prima volta nella storia della città di Prato c’è un membro di governo pratese che non è di centrosinistra e sono io. E’ indubbio che il combinato disposto tra la coalizione che sostiene Cenni, Gianni Cenni sindaco, i parlamentari pratesi e io al governo, possiamo mettere sul tavolo una sorta di potenza di fuoco di cui questa città ha disperato bisogno. Non sono uno che fa il gioco delle parti parlando male a priori di chi ha un colore politico diverso dal mio. Riesco a riconoscere ciò che di buono e di cattivo può fare un avversario o ciò che non ha fatto. Nella prossima conferenza programmatica lo diremo molto chiaramente. La parola d’ordine è fare politica, una cosa che purtroppo non fa più nessuno”.
La lista sarà presentata nelle prossime settimane e sui nomi Silli garantisce anche dei colpi di scena. Circolano i nomi di Alessandro Giugni e di Stefano Scali, in passato già consiglieri comunali, nonché quelli degli attuali rappresentanti in consiglio di Noi moderati Mirko Lafranceschina e Eva Betti.
Alla domanda se questa personalizzazione del suo sostegno a Cenni, sia anche conseguenza del rifiuto a candidarsi sindaco, risponde così: “La lista si chiama Silli perchè questo va a pro della candidatura di Gianni Cenni e di tutta la coalizione. Spero che i voti che riusciremo a portare siano detterminanti e per come si stanno mettendo le cose, credo che veramente possiamo vincere. Quanto alla mia indisponibilità alla candidatura, sarebbe stato offensivo per la città stessa che io mi dimettessi da membro di governo per la bulimia di voler fare tutto io. E poi sembra quasi che questa città nel centrodestra potesse esprimere solo un nome. Non è così. La classe dirigente c’è, Gianni Cenni c’è, vincerà con l’appoggio di tutti e il combinato disposto di cui parlavo prima farà governare bene questa città e la farà risorgere”.
