“Istituire una Commissione speciale sul rischio idraulico e idrogeologico con la partecipazione delle associazioni di Protezione civile e del comitato cittadino”. E’ la proposta, contenuta in una mozione, avanzata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia al Comune di Montemurlo. Il capogruppo, Antonio Matteo Meoni, e i consiglieri Rudj Baglioni e Barbara di Mastrorocco, lanciano l’iniziativa a due anni dall’alluvione che devastò il territorio e provocò vittime. “Vorremmo che l’amministrazione comunale si impegnasse ad avviare le modifiche necessarie allo Statuto e al Regolamento del Consiglio comunale per permettere la nascita di una nuova Commissione che sia sede del confronto tra istituzioni, enti tecnici, gestori dei servizi e cittadini, in particolare il Comitato Bagnolo per l’alluvione. Con questa Commissione – spiega il capogruppo – vogliamo creare un tavolo permanente di lavoro per individuare soluzioni concrete e migliorare la sicurezza del territorio. La prevenzione non può essere fatta solo nelle emergenze: serve un confronto stabile, trasparente e partecipato. La memoria storica e l’esperienza dei cittadini e dei volontari della Protezione civile sono preziose: ci sono persone che da oltre trent’anni fanno volontario e conoscono ogni centimetro del nostro territorio. Ci auguriamo che la mozione venga accolta dal Consiglio comunale”.

E intanto, a due anni dalla devastazione, i residenti di via Baronese tornano all’attacco (leggi): “La situazione oggi è identica al 2023, anzi peggio visto che il passare del tempo aggrava tutto – viene detto – la vegetazione incolta rende perfino impossibile raggiungere, oltre che scorgere, il quadro della corrente alla base del palo dei cavi dell’Enel, la strada è dissestata, le perdite d’acqua sono perenni tanto che le nostre abitazioni affacciano ormai su una specie di ruscello, manutenzione zero nonostante impegni e promesse, nonostante sopralluoghi e ipotesi di intervento (leggi). Davvero si sta facendo tutto il possibile a Montemurlo per mettere in sicurezza il territorio? Tutto, tutto il territorio? Se poi ci sono interferenze tra pubblico e privato, nella nostra zona, che rendono difficoltoso risolvere i nostri problemi, il Comune si attivi con decisione e fermezza per evitare che si ripetano scene e danni a cui non intendiamo fare l’abitudine”.
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