La petizione firmata dagli abitanti di Tavola, coordinati da Goffredo Borchi e dal parroco don Alessandro Magherini, per chiedere l’ampliamento del cimitero è stata discussa questa mattina, 19 febbraio, in commissione 3. Richieste che non sono state accolte: al posto delle nove tombe ipogee che si trovano sulla sinistra dell’ingresso verranno realizzati invece quattro blocchi con 252 ossarini e un ulteriore in fronte a quello esistente con altri 48 . Per un costo di quasi 400 mila euro,
“L’allargamento dei cimiteri non è previsto, servirebbe una variante urbanistica – ha spiegato dall’assessore Marco Sapia -. Piuttosto l’indirizzo è quello di riorganizzare gli spazi interni”.

I firmatari, invece, proponevano l’ampliamento in direzione della cappellina, facendo appello, come spiegato dal parroco, anche “al diritto di ciascuno di poter essere sepolto in terra e non dover optare per forza verso la cremazione, oppure per altri cimiteri. Soluzione che comunque crea disagio soprattutto per le persone anziane”.
Durante la commissione è stato fatto anche il punto della situazione dei 24 cimiteri cittadini con un particolare focus sugli otto che saranno oggetti di intervento: Tavola, Sant’Ippolito, Pizzidimonte, Coiano, Mezzana, Filettole, Gonfienti e Chiesanuova. In queste strutture, considerati gli spazi disponibili e le necessità di esumazione/estumulazioni, viene considerata la realizzazione di ossarini in modo da permettere la rotazione di campi e loculi e rispondere alla crescente domanda di cremazioni. Il costo degli interventi per la realizzazione di nuovi ossarini negli otto cimiteri interessati ammonta a oltre 2 milioni e trecento mila euro.
“Ci faremo carico delle richieste e delle necessità del paese di Tavola così come degli altri – afferma l’assessore Marco Sapia. Per fare quello che è necessario serve una programmazione pluriennale. Ci impegneremo dalla prossima variazione di bilancio a trovare le risorse e programmare i primi interventi procedendo per stralci cercando di dare prime risposte dove ci sono esigenze prioritarie”.
Al termine della Commissione i firmatari hanno anche chiesto una maggiore professionalità da parte degli addetti alla sepoltura “Spesso – ha concluso il parroco – lavorano con la sigaretta in bocca e non sono rispettosi del dolore delle famiglie”.
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