Disservizi, incuria e barriere architettoniche rendono il cimitero di Chiesanuova un luogo sempre più inaccessibile, soprattutto per gli anziani. E le proteste da parte degli utenti si fanno sempre più pressanti. Da oltre due anni, l’ascensore che collega all’area dei seminterrati è fuori uso, bloccato in attesa di un pezzo di ricambio che tarda ad arrivare. Sulle porte dell’impianto, qualcuno ha affisso un cartello: “Quando vi decidete a ripararlo? Noi anziani non possiamo venire al cimitero!”. I frequentatori del camposanto, si lamentano anche per le condizioni igieniche dei bagni: sporchi, privi di carta igienica, senza illuminazione e con porte che non si chiudono. Di fatto, inutilizzabili.

Non va meglio sul fronte della manutenzione ordinaria. Anche qui le proteste non mancano: “In molte aree l’erba cresce alta, e sebbene in questi giorni siano al lavoro alcune squadre di operai, la situazione resta critica. Anche la ghiaia fra le tombe avrebbe bisogno di essere rimessa, è talmente rada che quando piove i vialetti si allagano diventando pericolosi”.

Le difficoltà non finiscono qui. Diversi rubinetti per l’acqua risultano inutilizzabili, costringendo i visitatori – spesso anziani – a cercare fontanelle funzionanti per annaffiare i fiori o cambiare l’acqua nei vasi. Una situazione che dura da quando, oltre due anni fa, il cimitero fu pesantemente danneggiato dall’alluvione: da allora con molta lentezza i sotterranei sono stati riaperti e alcuni lavori sono stati iniziati, ma i frequentatori del cimitero sono esasperati “Dare la colpa alla cooperativa che fornisce i servizi cimiteriali è solo una piccola parte della verità – scrive un lettore di Notizie di Prato – Il cimitero sembra abbandonato e per certi versi devastato. E non è credibile che, se davvero fosse “colpa” di chi deve o meglio dovrebbe fornire un servizio necessario anzi indispensabile alla società, non si possa cacciare chi non fa quanto deve esser fatto. Ma il cimitero è “terra franca” o fa parte del Comune di Prato?”.
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