Dopo la metà del mese di maggio una parte dei seminterrati del cimitero di Chiesanuova verrà riaperta: sono iniziati i lavori, richieste dall’Asl, per la sanificazione dei portafiori attaccati alle lapidi, le cui superfici sono contaminate dal fango e quindi a rischio di diffusione del tetano. Si tratta di un provvedimento molto atteso dalla popolazione da quando, in seguito all’alluvione del 2 novembre, parte del cimitero è stata dichiarata inagibile. Per le famiglie dei defunti sono stati mesi di attesa, senza poter far visita ai propri cari e non sono mancate le polemiche per i ritardi.
“Abbiamo trovato le risorse e aggiudicato i lavori – spiega l’assessore Cristina Sanzò -. Via via che la sanificazione si conclude, le zone dove non si sono verificati cedimenti strutturali saranno riaperte. Procederemo per gradi. Tempi più lunghi invece per le gallerie dove, oltre al problema sanitario, c’è anche quello strutturale che prevede l’apertura di un cantiere, i lavori saranno finanziati con un mutuo. Prima bisogna terminare la parte sanitaria poi procedere con le gare di appalto”.
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