A distanza di otto mesi dall’alluvione che ha gravemente compromesso il cimitero di Chiesanuova, è stato ripristinato l’impianto elettrico di illuminazione delle lampade votive. I danni provocati dall’acqua, lo scorso 2 novembre, resero inagibili le gallerie interrate destinate ai loculi e agli ossarini e il muro esterno, recando gravi danni in particolar modo al quadro elettrico. In seguito ad un corto circuito, tutto il cimitero in questi mesi è rimasto al buio. A spegnersi, oltre a circa 11mila lampade votive, anche l’ascensore rendendo più complicato l’acceso alle persone con disabilità o problemi di deambulazione, costrette a chiedere l’intervento del personale addetto per andare a trovare i propri cari. Nella giornata di ieri, il Comune di Prato ha ripristinato l’impianto elettrico di illuminazione, investendo complessivamente 40mila euro. I lavori hanno permesso la riaccensione di circa 62mila punti luce ma restano ancora da sostituire 510 lumini ancora danneggiati. L’amministrazione comunale, nel periodo post alluvione, si è concentrata nell’immediato nelle operazioni di rispristino dell’edilizia e della sanificazione dell’area del cimitero impiegando oltre 1,2 milioni di euro. Lo scorso marzo sono state rieperte due delle gallerie interrate, la I e la L. Per la sistemazione del muro che costeggia il cimitero sono stati necessari 300 mila euro, mentre con una delibera della precedente giunta comunale, voluta dall’assessora alla città curata Cristina Sanzò, era stato sospeso il canone per le lampade votive per tutto l’anno 2024. Al momento, nonostante il ripristino dell’energia elettrica in tutto il cimitero, l’ascensore risulta ancora in agibile e in programma ci sono ulteriori operazioni di ripristino: la sostituzione delle pavimentazioni delle gallerie e degli uffici e la prosecuzione degli interventi di sanificazione periodica a causa dei tre metri d’acqua che hanno allagato gli ossarini e reso necessaria la risoluzione di problematiche di tipo igenico-sanitarie.
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