Cinque tavoli tematici, tante proposte da cui il candidato sindaco Gianni Cenni potrà attingere per scrivere il proprio programma elettorale che sarà anche frutto del confronto con le varie anime della città. E’ la conferenza programmatica dei partiti del centrodestra che si è svolta oggi, 16 marzo alla Camera di commercio di Prato. “Un lavoro serio poggiato su concretezza e fattibilità – il commento di Gianni Cenni – una formidabile spinta al cambiamento che tutte le anime della nostra città ci chiedono e si aspettano. Esco da questo appuntamento con tanto lavoro da fare ma l’ho detto e lo ripeto: il lavoro non mi fa paura, non mi spaventa e non mi stanca. Ora avanti con la campagna di ascolto sul territorio al termine della quale completerò e perfezionerò il programma elettorale che voglio partecipato e condiviso”.
Ai cinque tavoli gli esponenti dei sei partiti in coalizione (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati Silli, Partito Liberale Italiano e Udc), ma anche tante facce nuove o meno note. Non è sfuggita la presenza di Aldo Milone, collega di giunta di Gianni Cenni ai tempi di Roberto Cenni sindaco, e candidato sindaco con una propria lista. Segno che probabilmente si andrà verso un passo indietro che porti per confluire nella coalizione a sostegno di Cenni.
Il confronto è stato sui temi cittadini che fanno la differenza in termini di qualità della vita di una città: sicurezza, sociale, mobilità, sport, cultura, ma anche innovazione e opere pubbliche. C’è una tema che sta particolarmente a cuore a Cenni, il decoro, come ha ribadito ieri anche al confronto con il comitato Macrolotto zero, uno dei quartieri più in difficoltà da questo punto di vista e non solo: “Il problema del degrado – ha detto Cenni – è sentito ovunque, non c’è una zona della città che non lo abbia sollevato. Qui il problema ha una sua caratterizzazione e servono azioni mirate, ferme e decise, azioni chiare e non spot. L’obiettivo è semplice: rispetto delle regole, osservanza dei doveri. Si possono studiare meccanismi che consentono di affermare le regole e mi spiego: le norme varate dal Governo Meloni sulle merci che entrano in Italia e non sono aderenti ai requisiti previsti, vengono sequestrate e in pochissimi mesi confiscate. In appena una manciata di settimane, questo ha significato per Prato un ritorno di 6 milioni di euro. Voglio dire che non ci sono armi spuntate, ma armi da mettere a punto e poi usare. Tutti sappiamo che il tema va affrontato con grande attenzione ed è quello che farò se riceverò la fiducia dei cittadini. In questi anni, qui come in altre zone, grande attenzione non c’è stata e a dirlo sono le proteste e le lamentele dei cittadini e la longevità di alcuni comitati, come quello del Macrolotto 0”.
A quel confronto era l’unico candidato sindaco – tra quelli già decisi – presente (fa eccezione la lista Targettopoli rappresentata Blanca Aznarez). Cosa che il presidente del Comitato Macrolotto Zero, Bruno Gualtieri, non ha mancato di sottolineare dando comunque appuntamento al 24 maggio per un nuovo confronto.
Sugli altri temi è stato ribadito un deciso “No” al sottopasso del Soccorso, è stata indicata la necessità di un nuovo Palazzetto dello sport e proposta la razionalizzazione della viabilità con lo stop agli interventi improvvisati.
NEL DETTAGLIO
Sottopasso del Soccorso. No fermo e deciso alla realizzazione del sottopasso. “L’iter amministrativo ha raggiunto livelli molto avanzati a causa della sorda arroganza dell’attuale amministrazione comunale – spiega Gianni Cenni – ma tenterò ogni percorso ancora possibile per una soluzione diversa, meno impattante e meno costosa. Si può rimettere in pista il progetto del sovrappasso che già a suo tempo ha ricevuto parere favorevole. Non si tratta solo di intervenire su Anas, sotto la cui gestione è passato l’asse viario, ma anche sulla Regione in virtù degli accordi di programma sottoscritti per la realizzazione del sottopasso. Diversi i punti su cui fare leva – ancora il candidato sindaco – il costo meno oneroso rispetto ai 70 milioni di euro di cui si parla attualmente e destinato ad aumentare; l’abbattimento del rischio idrogeologico come dimostrato dall’alluvione dello scorso novembre e come dimostrano puntualmente le piogge più abbondanti che obbligano alla chiusura perché allagati e a forte rischio di allagamento; la non soluzione di un problema dal momento che sulla stesso asse insiste il Ponte Lama, anche quello a due sole carreggiate. Fare, come auspico fortemente, un passo indietro sulla realizzazione del sottopasso significa evitare ai pratesi anni di tribolazione e liberare somme da impiegare per dare soluzione ad altre criticità viarie”.
Palazzetto dello sport. “Una nuova casa per lo sport, più moderna, efficiente e funzionale – le parole di Gianni Cenni – è arrivato il momento di dotare la città di una struttura polifunzionale che serva allo sport ma anche ad altre iniziative come concerti, ritrovi, meeting, manifestazioni culturali. In un’ottica di una città rinnovata e al passo coi tempi, non è più rinviabile un progetto di questo genere. Si deve necessariamente pensare a dare una risposta al crescente bisogno che arriva dal mondo dello sport, della cultura e del tempo libero alle prese con impianti vecchi e ormai superati nella loro concezione”.
Viabilità. Stop ad interventi costosi e improvvisati che stravolgono gli assetti esistenti senza prevedere e provvedere alle ripercussioni. “Da ogni angolo di Prato arrivano lamentele – dice Gianni Cenni – si continua a smantellare strade per realizzare progetti senza capo né coda. Un esempio su tutti: via Catani. Centinaia di migliaia di euro per piste ciclabili che sono pezzi isolati, privi di connessione. Che senso ha spendere soldi per scontentare i cittadini e creare pericoli”? L’idea non è solo rivedere al meglio in corso d’opera il rifacimento dei lavori in via Catani quantomeno per non creare confusione e pericolo nella convivenza tra pista ciclabile, corsia bus e corsia per i veicoli, ma anche rivedere la viabilità in viale della Repubblica. “Penso ad una razionalizzazione che tenga conto di tutte le esigenze in campo e che riporti la normalità: impossibile sostenere e tollerare l’attuale caos, frutto di un intervento non studiato, non ragionato: ennesimo spot dannoso e oltremodo oneroso – il commento del candidato – a disposizione della città ci saranno tecnici esperti di viabilità e, al tempo stesso, conoscitori dei bisogni della città”.
I cinque tavoli.
Tavolo 1: “La città del domani: decoro urbano, opere pubbliche, viabilità”.
Tavolo 2: “La città viva, giovane e sportiva: sport, politiche giovanili, cultura, eventi e turismo”.
Tavolo 3: “La città che viviamo: politiche sociali, sanità, sicurezza, partecipazione”.
Tavolo 4: “La città sostenibile: lavoro, innovazione, nuove opportunità”.
Tavolo 5: “La città metropolitana: politiche provinciali, trasporto”.