Un anno denso e ricchissimo il 2025 per il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. E’ stato presentato oggi, giovedì 27 febbraio, il programma espositivo e culturale dal titolo “Costruire comunità”. Il cartellone include tre mostre primaverili (dal 30 maggio) “SMISURATA. Opere XXL dalla Collezione del Centro Pecci”, Davide Stucchi “Light Lights” e “Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi. La marcia dell’uomo” e l’esposizione autunnale “Vivono. Arte e affetti, HIV-AIDS in Italia. 1982-1996”. In contemporanea, per tutto l’anno, numerosi appuntamenti pensati per agganciare tutto il pubblico con l’obiettivo di potenziarne l’accessibilità e renderlo ancora di più una piattaforma di scambio e incontro aperta a tutti. Accanto alle mostre, che tratteranno temi di stretta attualità e straordinaria bellezza espressiva, anche il cinema (con le programmazioni dal mercoledì alla domenica anche in lingua originale con vere e proprie rarità) e il Centro Pecci Books con “Leggere il presente” che prevede incontri con autori per promuovere la lettura.
Non solo, a proseguire sarà anche il Dipartimento Educativo con laboratori pensati per le scuole di ogni ordine e grado in collaborazione con “Prato Comunità Educante” e molto altro. Il Pecci aprirà le porte anche in serata con il format “Centro Pecci Night” e il progetto “E se ci entrassi dentro?” con performance, momenti musicali e molte occasioni per sperimentare in maniera inedita gli spazi. “Smisurata” porterà all’interno delle sale opere di dimensioni xxl, una mostra che sarà l’occasione per celebrare anche il ritorno di Prato 88, conosciuta anche come “Mezzaluna”, di Staccioli nelle aree limitrofe al Pecci.
“La marcia dell’uomo” di Gianikian e Angela Ricci Lunghi sarà invece un’istallazione monumentale permanente realizzata dai due pionieri dell’immagine in movimento che dagli anni ’70 ad oggi hanno indagato archivi di famiglia e cineoperatori della prima metà del 20esimo secolo. A seguire il viaggio immersivo nelle opere di luci create dall’artista Davide Stucchi in “Light Lights” testimonieranno un mondo in continuo movimento attraverso sculture delicate e fragili. Ad ottobre la mostra “Vivono, arte affetti Hiv7Aids in Italia 1982-1996” a cura di Michele Bertolino permetterà di affrontare il tema, delicato e ancora profondamente attuale, in un’ottica di educazione sessuale ed affettiva, un modo per restituire anche il giusto riconoscimento a tutti quegli artisti scomparsi e dimenticati a causa della malattia.
Alla presentazione del programma erano presenti Prato, 27 febbraio 2025 – È stato presentato oggi il programma espositivo e culturale per l’anno 2025 al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, alla presenza di Lorenzo Bini Smaghi, Presidente del Centro Pecci, Ilaria Bugetti, Sindaca di Prato, e Stefano Collicelli Cagol, Direttore Generale dell’istituzione, riconfermato dal Consiglio di Amministrazione per il triennio 2025-2028. “Ci stiamo dotando di nuovi strumenti per aumentare il proprio raggio d’azione ma anche di far sentire a proprio agio chiunque entri negli spazi museali. Mai come oggi servono spazi di aggregazione – spiega il direttore Collicelli Cagol-mai come oggi l’arte che parla del presente può essere un viatico per orientarsi nella comprensione del mondo attraverso le sue forme, i suoi colori, le emozioni contrastanti che è in grado di suscitare. Con la collezione, l’archivio, la biblioteca – che quest’anno riaprirà ponendosi come un nuovo spazio di aggregazione aperto alla città, ma anche come piattaforma di ricerca nazionale e internazionale – e poi con le mostre, il cinema, i laboratori per le attività didattiche e i progetti speciali di Arte e Benessere, il ristorante, il bistrot, il playground e l’arena esterna, il Centro Pecci si rivolge a tutte quelle persone che scelgono di arricchire la propria quotidianità attraverso il contatto con i linguaggi delle arti contemporanee”.
Entro giugno, come sottolineato anche dalla sindaca Ilaria Bugetti, anche il ritorno della celebre scultura “Prato 88” di Staccioli nei pressi del Pecci: “E’ il simbolo che ha caratterizzato questo posto ed è molto attesa- dice Bugetti- questo è qualcosa che accompagna il progetto di costruzione del Pecci sempre di più legato alla nostra comunità e sempre di più uno spazio da vivere a 360 gradi”
Sul sito del Pecci https://centropecci.it il programma completo con tutte le date degli eventi.
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