Accende i riflettori sul Soffici scrittore e sull’estensione europea delle sue esperienze creative la mostra “Fogli d’epoca” che si inaugura sabato prossimo (ore 17) alle Scuderie medicee di Poggio a Caiano. Cento riviste, dalla Voce a Lacerba, passando anche dal Marzocco, L’illustrazione italiana e da La Lettura, per sfogliare assieme la letteratura e l’arte dei primi venti anni del secolo scorso. “Riviste fondamentali per il dibattito culturale dell’epoca e che raccontano un periodo importantissimo della storia italiana. – afferma Diletta Bresci, vicesindaco di Poggio con delega alla cultura – Con questa mostra celebriamo la vocazione letteraria di Soffici e ne siamo molto orgogliosi”. Il percorso espositivo parte da tre foto, quelle di Soffici, Prezzolini e Papini, fondatori di Lacerba e La Voce, per poi snodarsi rivista dopo rivista nella storia di questi due decenni, i suoi fermenti artistici e i cambiamenti politici. “Un libro scritto a 100 mani”, come il professor Luigi Cavallo ha definito l’esposizione che ha curato, che mostra anche le rilegature fatte a mano dallo stesso Soffici. E’ proprio una di queste piccole opere d’arte a fare da copertina al bel catalogo della mostra con testi di Cavallo e Giulia Ballerini, precedente direttrice del Museo. Fu realizzata da Soffici per la rivista Lacerba anno 1915 e proviene dalla biblioteca Ottone Rosai. Chiude la carrellata letteraria una perla assoluta: il disegno di Picasso, uno studio di “Bicchiere a calice”, opera conservata al Museo Soffici e inserita in mostra insieme al numero di Lacerba su cui fu pubblicata, appena tornato da una mostra analoga ospitata agli Uffizi. Prezzolini infatti, vietò a Soffici di pubblicare quell’illustrazione su La Voce ma l’artista poggese non dimenticò l’amico spagnolo quando fondò Lacerba. E’ grazie a lui quindi, che Picasso fu pubblicato per la prima volta in Italia. La tecnologia ci permette di conoscere la storia di ogni rivista esposta: “Accanto a ogni opera c’è un qrcode – spiega Mauro Moriconi, nuovo direttore del Museo Soffici – con l’interpretazione del testo da parte di un attore. Le riviste infatti, non sono consultabili per preservarne l’integrità ma cerchiamo comunque di accompagnare il visitatore nell’atmosfera dell’epoca”.
La mostra è visibile fino al 1° aprile a ingresso gratuito. Sabato sarà possibile visitare anche il Museo Soffici, al piano superiore delle Scuderie, senza pagare il biglietto