Resta ancora un grosso punto interrogativo sui tempi di assegnazione delle nuove case di edilizia popolare realizzate in via Ferraris alle Badie. Nulla è infatti cambiato a poco meno di un mese da quanto segnalato da Notizie di Prato, vale a dire il fatto che i 32 appartamenti sono praticamente finiti ma ancora mancano gli allacci alla rete elettrica. Questo per un inghippo di natura burocratica tra Comune, che ha fatto costruire la cabina elettrica, ed Enel, che tale cabina deve acquistare. Una cessione che a luglio ha ricevuto il via libera del Consiglio comunale ma che, a dicembre, non è ancora stata formalizzata con gli uffici dei due enti che si stanno rimpallando la responsabilità del ritardo.
Stamani, intanto, proprio in via Ferraris si è svolto il sopralluogo della commissione urbanistica alla presenza della presidente di Epp Marzia De Marzi. Il progetto che è finanziato con un bando regionale da 100 milioni di euro include anche i lavori negli alloggi di viale Galilei, il recupero di quelli in via Bologna e l’acquisto sul libero mercato di due appartamenti. I lavori sono iniziati nel 2020 e si sono conclusi, dopo innumerevoli problemi di approvvigionamento dei materiali, nel 2024. Ad oggi manca, oltre agli allacci, la sistemazione del parcheggio pubblico e quello destinato ai condomini. A vincere il progetto l’architetto Luca Scacchetti che ha progettato il complesso nell’ottica di spazi aperti e con impianti di riscaldamento a pavimento, pannelli solari e cappotto termico. Alloggi di varie dimensioni di cui quattro a piano tera destinati a persone con disabilità motoria. Durante la commissione, De Marzi ha anche annunciato la partecipazione di Epp a un bando per la costruzione di nuovi alloggi. “Abbiamo candidato Montemurlo – ha sottolineato – perché era l’unico comune con un terreno a disposizione. Serve una maggiore pianificazione, abbiamo bisogno di case: la graduatoria è di 1.190 famiglie e possiamo assegnare 170 alloggi”. Intanto lunedì verrà presentata una determina per cambiare il regolamento che riguarda l’assegnazione degli alloggi di edilizia sociale, che prevede la partecipazione di una quota privata, per introdurre criteri più oggettivi.
“In un momento storico in cui il prezzo delle case e degli affitti cresce – il commento del presidente Francesco Bellandi – l’accesso ai mutui diventa complesso per molte persone, questi alloggi rappresentano una soluzione concreta che risponde direttamente alle esigenze abitative dei cittadini più vulnerabili”.
Case popolari via Ferraris, ancora da sciogliere il nodo degli allacci elettrici. Non c’è la data di assegnazione
I trentadue appartamenti sono terminati, ma non possono essere assegnati alle famiglie in graduatoria. Oggi il sopralluogo della commissione 4
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