Dopo 22 anni sono stati rinnovati i patti territoriali di affitto fra leassociazioni degli inquilini e quelle dei proprietari. Un accordo che, da una parte stabilisce la forbice entro cui stabilire l’importo di locazione, dall’altro permette ai proprietari di ottenere sgravi fiscali a partire da uno sconto del 25% dell’ Imu e la cedolare secca al 10% rispetto al 21%. L’accordo è stato firmato con la collaborazione dell’amministrazione comunale che ha favorito gli incontri e la prassi di confronto . “Le politiche alloggiative – ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Sandro Malucchi – si dotano di un ulteriore strumento perdare risposte, in maniera unitaria alle crescenti esigenze dellacittà” .
A lavorare all’accordo anche il vice presidente del Consiglio Comunale Claudiu Stanasel . “E’ un impegno che mi ero preso dalla precedente legislatura e che ho portato avanti con impegno. Ho chiesto anche unincontro annuale di confronto fra le parti”.
L’obiettivo è di trovare un equilibrio fra le richieste degli inquilini e quelle dei proprietari, ma anche di calmierare il mercato degli affitti. Inoltre si punta ad aumentare il numero di case da destinare alla locazione, a tutelare le fasce più deboli e a contrastare il problema degli sfratti per morosità “A titolo di esempio – spiega Annamaria Chiappelli di Uppi -un appartamento affittato con il criterio del mercato libero ha un canone di 800 euro a cedolare secca al 21% e niente detrazione per Imu, secondo le regole dei patti territoriali viene affittato a 700 euro con sgravi per il proprietario. Di fatto entrambe le parti hanno un vantaggio”.
Il patto entrerà in vigore il prossimo 1 febbraio “ Altra norma importante– ha spiegato Davide Innocenti segretario Sunia – è che gli accordi verranno ogni volta controllati dalle parti interessate, a maggior tutela di entrambi”.
A firmare il Sunia , Unione Inquilini, Federcasa, Sicet,Uniat, Assocasa e Ania insieme a Uppi, Confedilizia, Confabitare,Federproprietà, Appc, Asppi, Confappi.
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