Il caro bollette pesa sempre di più su imprenditori e famiglie. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio di Confcommercio Energia, in un anno le bollette della luce sono aumentate del 24%, quelle del gas del 27%. Dopo un difficile 2022, come denuncia l’associazione di categoria di Pistoia e Prato, e il successivo calo dei costi energetici nel 2023 e 2024, i prezzi sono tornati a salire mettendo in ginocchio anche i singoli cittadini. Nello specifico, le bollette elettriche per il terzo settore, a gennaio 2025, sono aumentate del 24% in un anno e del 56,5% rispetto a gennaio 2019. A pesare maggiormente però, su famiglie e imprese, è l’aumento del gas che registra un 90,4% in più rispetto al 2019.
“Le imprese – prosegue nella denuncia Confcommercio – ne escono tartassate. Appare di sicuro necessaria la riforma degli oneri generali di sistema, che oggi per il Terziario arrivano a pesare fino al 26% sulla bolletta elettrica, ma è chiaro che fino a quando continueremo ad essere dipendenti in termini di approvvigionamento, la situazione faticherà a migliorare. Chiediamo quindi alle istituzioni locali e regionali di farsi portatrici di un’istanza sempre più stringente presso il Governo. Dobbiamo accelerare i processi per la produzione di energia interna e potenziare i processi che riguardano quella rinnovabile”.
A Prato l’aumento dei prezzi per le utenze, sta mettendo in ginocchio numerose famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese e si trovano costrette a chiedere aiuto. Una conferma di questa situazione, arriva dall’associazione “Insieme per la famiglia” istituita dalla Diocesi di Prato nata per sostenere i nuclei familiari nel momento del bisogno con aiuti economici e percorsi dedicati all’inserimento lavorativo e non solo. Nel 2024 sono stati erogati 111 mila euro di aiuti a fronte di 229 richieste di sostegno economico utili a pagare utenze, affitti, mutui e spese mediche. L’anno nuovo non sembra migliorare, al contrario, in soli due mesi sono stati svolti circa due colloqui a settimana con ulteriori richieste. Gli operatori di Insieme per la Famiglia hanno risposto a oltre 300 richieste di colloqui nello scorso anno, riuscendo ad intervenire in 229 casi. “Ogni settimana evadiamo richieste dai 7mila ai 10mila euro – dice Idalia Venco, presidente di Insieme per la Famiglia, per venti anni direttrice della Caritas diocesana – e in gran parte si tratta di persone non conosciute, non sono povertà croniche, ma interventi richiesti da famiglie dove un coniuge ha perso il lavoro o ci sono bambini o parenti da curare e gli stipendi non bastano a coprire tutte le spese”. La difficoltà riguarda, in qual misura, italiani e stranieri, famiglie con bambini ma anche persone anziane senza una rete parentale in grado di sostenerli. Tra le necessità quella di riuscire a coprire le spese medice (sempre più costose) ma anche semplicemente il cambiamento della caldaia. Le persone vengono indirizzate in via Giovanni di Gherardo 16, sede dell’associazione, dai centri d’ascolto Caritas, dalle conferenze della San Vincenzo e molti dai servizi sociali del Comune di Prato. Ricordiamo che Insieme per la Famiglia non consegna direttamente il denaro ai richiedenti, ma paga le bollette al posto di chi non può permetterselo. L’accoglimento delle domande è concesso da una apposita commissione tecnica che si riunisce ogni settimana, in modo da dare risposte tempestive. Chi fa richiesta poi deve presentare adeguata documentazione che attesti la propria situazione economica e il relativo bisogno.
Il fondo del Buon Samaritano – e dunque la campagna Bolletta sospesa – è alimentato dalla Diocesi, dai fondi dell’8 per mille alla Chiesa cattolica, ma soprattutto dalla generosità dei pratesi. Prosegue, dal novembre del 2022, anche la campagna “Bolletta sospesa”, con l’invito diretto del vescovo Nerbini a donare un contributo per aiutare i meno fortunati a pagare le bollette. L’associazione Insieme per la Famiglia riceve il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 in via Di Gherardo, 16, su appuntamento. Questo il numero da contattare: 350-1110527. Chiunque può sostenere la campagna Bolletta sospesa con una donazione, detraibile poi ai fini fiscali. Il versamento può essere fatto all’iban IT81Y0503421565000000001079 Banco Bpm.
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