Si alza la voce della protesta contro la Taric a tariffa corrispettiva adottata dal Comune di Carmignano per la gestione dei rifiuti. A guidare la mobilitazione è il Comitato “No Taric Carmignano”, nato – spiegano i promotori – “dall’urgenza di tutelare i contribuenti dai disagi e dagli aumenti ingiustificati dei costi del servizio”. La presidente Giada Mariotti sottolinea che tra le priorità del gruppo ci sono “il ricalcolo immediato dei costi, l’equità tariffaria e una verifica sui continui aumenti. Vogliamo un servizio migliore e che la gestione amministrativa, come il cruscotto dei conferimenti, sia a carico di Alia e non del cittadino, soprattutto per tutelare gli anziani e chi ha meno dimestichezza con gli strumenti informatici”.
Il Comitato contesta inoltre la scarsa efficienza del sistema di raccolta e la mancanza di controlli da parte dell’amministrazione comunale su Alia e Ato Toscana Centro. Il consigliere Marco Catanese ha evidenziato come a fronte di uno sforzo da parte dei cittadini che si traduce in una differenziazione del 70% dei rifiuti, ALIA abbia una auto-capacità di differenziazione pari a solo il 50%, che per il restante debba ricorrere all’esterno. Tra le proposte del Comitato anche quella di chiedere al Comune di istituire una task force contro abbandoni ed evasioni e di far valere il contratto con Alia in caso di disservizi, applicando le dovute penalità. Il Comitato accusa inoltre l’amministrazione di “passività” nei confronti del gestore, legata – secondo i promotori – al vantaggio economico della nuova tariffa, che sposta il rischio degli insoluti da Palazzo comunale alla società. Il gruppo annuncia infine la possibilità di manifestazioni pubbliche, una class action e una raccolta firme o referendum per chiedere il ritorno temporaneo alla vecchia Tari, “almeno finché il sistema non sarà effettivamente pronto”. È già attiva una mail per le segnalazioni ([email protected]) e un canale WhatsApp informativo, mentre è in arrivo il sito ufficiale del comitato.
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