Carcere Dogaia, la visita dell’onorevole Mazzetti (FI): “Struttura tenuta bene ma servono occasioni di lavoro per i detenuti”

“La situazione dentro il carcere della Dogaia è molto meglio di quella che viene rappresentata: ho fatto un ampio giro tra le sezioni di bassa, media e alta intensità, nella parte infermieristica e culturale e ho trovato una buona condizione. I problemi, semmai, derivano dall’assenza di opportunità di lavoro per i detenuti e dalla carenza di polizia penitenziaria e, più in generale, dei dipendenti impiegati in questa struttura”. A parlare è la deputata e responsabile nazionale del dipartimento Lavori pubblici di Forza Italia, Erica Mazzetti, che oggi, venerdì 2 agosto, ha fatto tappa alla casa circondariale di Prato con l’iniziativa di partito ‘Estate in carcere’, organizzata in tutta Italia insieme ai Radicali. Il carcere della Dogaia messo in cima alla lista dopo che lo scorso fine settimana, un detenuto, il sessantesimo in quei giorni e ora siamo già a 61, si è suicidato. Ma, a giudicare dall’impressione che ha ricavato la parlamentare pratese, rispetto a ciò che ci si immagina e ci si aspetterebbe, va meglio, assai meglio.  “La struttura – ha spiegato la parlamentare – è tenuta bene e negli anni è stata mantenuta anche se, è chiaro, si può sempre fare di più e meglio. Non ho riscontrato criticità igienico-sanitarie ma rilevo che nelle celle non ci sono le docce e a questo si dovrebbe ovviare e lo si farà con lo stanziamento di 500mila euro da parte del Governo che servirà anche all’efficientamento energetico con l’installazione di pannelli fotovoltaici”.
Le spine non mancano alla Dogaia e l’onorevole Mazzetti ha assicurato che il Governo sarà messo al corrente: poco personale – circa 200 dipendenti in tutto – a fronte di 600 detenuti. “A Pistoia – il commento – quindi a una quindicina di chilometri da qui, i detenuti sono tra i 70 e gli 80 con lo stesso numero di personale. Cercheremo di capire il motivo di tale disequilibrio anche perché il lavoro è lo stesso da una parte e dall’altra ma chi è in servizio a Prato è decisamente oberato”. L’altra spina è l’assenza di opportunità di lavoro per i detenuti: “Persone senza fare niente 24 ore su 24, è una problematica che dobbiamo affrontare anche dal momento che c’è già una legge, magari da migliorare e non dico di no, che prevede incentivi agli imprenditori che danno lavoro ai detenuti. E’ vero che c’è un reparto scuola, una palestra, la sala tv, la biblioteca ma serve il lavoro – ha aggiunto l’onorevole di Forza Italia – serve occupare, impegnare il tempo di chi sta scontando la sua pena, tenendo presente che una pena giusta è anche una pena dignitosa”.
Intanto lunedì alla Camera arriverà il decreto ‘svuota carceri’, che, come ha ribadito più volte il ministro della Giustizia Nordio, “non significa aprire le porte per diminuire la popolazione detenuta” ma avviare un intervento ad ampio raggio per – ancora parole  del Guardasigilli – “l’umanizzazione carceraria”. L’onorevole Mazzetti ha detto che qualche riflesso lo si vedrà anche sulla Dogaia dove – ha più volte sottolineato – “non serve un intervento sulla struttura che i suoi 40 anni se li porta bene, ma servono azioni dirette sia a migliorare la vita dei detenuti che le condizioni di lavoro del personale attraverso un incremento della pianta organica”. (nt)