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Carcere della Dogaia, presidio della Cgil e incontro con il prefetto: “Situazione critica, serve un direttore effettivo”


Il sindacato ha rappresentato nuovamente le difficoltà all'interno dell'istituto e le difficili condizioni di lavoro della polizia penitenziaria. Chiesta l'apertura di un tavolo permanente


Nadia Tarantino
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“Non avere un direttore titolare significa non governare la struttura, significa lasciare la situazione al caso e siccome la struttura è il carcere della Dogaia e la situazione è un insieme di detenuti anche di difficile gestione, non poter contare su una direzione stabile ed esclusiva è un problema che aggrava le già tante criticità che da anni denunciamo. Chiediamo al Dap un tavolo permanente sul carcere di Prato”. Così Donato Nolè, coordinatore nazionale Cgil  polizia penitenziaria che oggi, giovedì 7 novembre, ha guidato il presidio sotto la prefettura e poi la delegazione che è stata ricevuta dal prefetto, Michela La Iacona. “Abbiamo rappresentato i problemi che da tanto tempo affliggono il carcere – il commento di Nolè – auspichiamo che le nostre istanze vengano rappresentate a chi ha il potere di intervenire. La Dogaia ha esigenze specifiche così come hanno esigenze precise i lavoratori costretti a fare i conti con la continua percezione di mancanza di sicurezza”. Sotto la lente di ingrandimento è finito il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro: “Qualche mese fa – ricorda il sindacalista – è venuto a promettere l’arrivo di un direttore titolare. La scadenza della sua promessa era settembre ma siamo già a novembre e nulla è stato fatto”.
Più volte, nel tempo, l’istituto pratese è finito al centro delle cronache per i disordini, le aggressioni e i tentativi di rivolta, mentre si perde il conto degli agenti finiti al pronto soccorso con lesioni. Una criticità a cui si sommano i quattro detenuti che si sono tolti la vita in cella da dicembre 2023 a fine ottobre scorso. “E’ necessario – conclude Donato Nolè – che l’amministrazione penitenziaria e il ministero della Giustizia intervengano immediatamente con misure concrete e risolutive per garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure per il personale e salvaguardare i diritti fondamentali di tutti”.  
Il presidio è stato accompagnato da un documento inviato al sottosegretario alla Giustizia, al Dipartimento e al provveditore dell’amministrazione penitenziaria, al direttore generale del personale e delle risorse, al prefetto di Prato e al direttore della casa circondariale che si divide tra Prato e Firenze.

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(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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