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Bini Smaghi resta alla guida del Pecci. Giani: “Prato si candidi a capitale italiana arte contemporanea”


Il Comune ha nominato i suoi rappresentanti nel Cda. La proposta del presidente della Regione durante la premiazione dei vincitori del bando Toscanaincontemporanea


Alessandra Agrati
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Il Comune di Prato ha  nominato, nel segno della continuità, i componenti di propria spettanza del Consiglio di amministrazione della fondazione per le arti contemporanee in Toscana. Lorenzo Bini Smaghi, nonostante le polemiche dei mesi scorsi, è stato nuovamente confermato come presidente, Vittoria Ciolini, co-fondatrice di Dryphoto siede  nel Cda come indicato dalla Regione Toscana. Gli altri componenti sono Monica Norcini, vice direttrice della Fondazione Fresco con una lunga esperienza all’estero in particolare alla New York University, Alessio Ranaldo, imprenditore e già presidente di Confindustria Toscana nord, Giusi Tinella, addetta culturale all’ambasciata di Francia presso il Portogallo con consolidata esperienza nelle istituzioni culturali europee. Completeranno il consiglio anche l’imprenditore Gherardo Biagioni, nominato dall’Assemblea dei soci dell’associazione centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, e Silvia Cangioli che entrerà invece come socia sostenitrice della Fondazione in ragione di un accordo triennale a supporto del Centro Pecci. Revisore della fondazione sarà Fabrizio Zaccagnini.

“Una scelta nel nome della continuità, in un momento di forte attenzione dei diversi pubblici nei confronti del Centro Pecci che grazie alla Direzione e allo staff è impegnato su moltissimi fronti- è il commento del sindaco Matteo Biffoni e dell’a ssessore alla cultura Simone Mangani-  dall’attività espositiva al cinema, dalle aperture serali con performance e musica all’attività educativa, dal coordinamento della Rete del contemporaneo al PNRR per ottimizzare l’accessibilità”.
Per quanto riguarda il comitato direttivo della stessa associazione Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Il Comune ha designato Elisabetta Cioni, vice presidente della pubblica assistenza, Manfredi De Bernard, dottorato di ricerca del King’s College, Attilio Maltinti, già presidente della Fondazione Schema.

Intanto il presidente della Regione Eugenio Giani, dal Pecci dove ha partecipato alla premiazione dei 44 progetti vincitori del bando 2023 “Toscanaincontemporanea” , ha invitato il comune di Prato a formulare  la candidatura a citta italiana dell’ arte contemporanea ” Stamani abbiamo presentato – ha proseguito il presidente – un bando importante da 350mila euro che valorizzano l’arte contemporanea e che hanno come proprio riferimento il Centro Pecci di Prato che, per me, è un po’ la capitale dell’arte contemporanea per l’applicazione e la costanza con cui si è strutturata. E proprio per questo, visto che in una legge finanziaria recente è stato stabilito che, accanto alla capitale italiana della cultura, ci sarà anche una capitale italiana per l’arte contemporanea, ecco che ci sono le condizioni per portare Prato ad essere la prima capitale per l’arte contemporanea. La Regione si asterrà da qualsiasi ruolo di sostegno, in un primo tempo, perché abbiamo anche un’altra candidata, Carrara. Sono però convinto che Prato può legittimamente svolgere una funzione molto importante”.

Tra i premiati anche alcune realtà pratesi

Associazione Culturale SC 17  con  Tai  – Tuscan Art Industry  è un progetto di ricerca nato nel 2015 a cura di SC17 che indaga il paesaggio industriale attraverso l’arte contemporanea.

Lottozero ha presentato Textile Contemporary, un programma di residenze e workshop per giovani artisti italiani e stranieri, interessati a sperimentare con la materia tessile.

Dryphoto ha  realizzato il progetto Arte contemporanea e città fragile,  che si fonda sulla pratica dell’ascolto, dalla convinzione che l’arte appartiene alla vita. La finalità di questo percorso è costruire un ecosistema delle pratiche artistiche, ambientaliste, sociali, educative, economiche, ridisegnando il quotidiano delle comunità.

ChorAsis – lo spazio della visione –  con  Annuale Chorasis 2023   prevede cinque  progetti espositivi (Bettazzi, Pantani/Surace, Chironi, Barbieri, Presutti),  due  attività di residenza, una pubblicazione che ruotano intorno alla settecentesca villa Rospigliosi.

Comune di Montemurlo – “Fiori sulla pietra – percorso di Street Art tra natura, memoria e territorio è un progetto che intende far scoprire le intime connessioni del territorio e le trasformazioni della natura. Il titolo è preso a prestito dal libro promosso dal Comune di Montemurlo Fiori sulla pietra a cura di Biagioli, Gestri, Acciai, Messina, Gramma, 2002, elaborato da esperti botanici e studiosi per documentare fiori e piante spontanee dell’Area Protetta del Monferrato.

Fondazione Italo Bolano – A dimora  – residenze, transiti, percorsi della Fondazione Italo Bolano, a cura della direttrice artistica Erica Romano, realizzato in collaborazione di SMArT – Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano, prevede una doppia residenza che intende costruire un ideale ponte creativo tra Prato e l’Isola d’Elba, luoghi in cui la Fondazione stessa opera

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