C’è tutto l’amore di un piccolo borgo, quello di Bacchereto (Carmignano), che si prepara a rivivere uno degli eventi più attesi: la “Festa Grossa”. La celebrazione, in onore della Madonna della Pietà, si svolge ogni cinque anni. Quest’anno da mercoledì 21 maggio fino a domenica 1 giugno. La piccola frazione, situata tra le colline del Montalbano, è da sempre molto devota alla Madonna della Pietà, la festa a lei dedicata è infatti la più antica del territorio carmignanese. Per dodici giorni, fino al giorno dell’Ascensione, bacchereto si vestirà a festa con i tradizionali stendardi azzurri appesi alle finestre e ai balconi, tutte le vie sono già state addobbate con le luminarie così come la facciata della chiesa, il campanile e la piazza. Moltissimi gli eventi religiosi e folkloristici in programma organizzati dal Comitato della Festa Grossa: momenti di preghiera, concerti di corali e musica, teatro e i tradizionali e conclusivi fuochi d’artificio. Il punto cardine della Festa sarà domenica 1° giugno: alle ore 17, dopo il canto dei Vespri, sfilerà la tradizionale Processione con circa 150 figuranti con costumi storici e, su un carro trainato da cavalli, verrà portata la statua della Madonna della Pietà per le vie del paese in modo che tutti possano ammirarla e rivolgerle una preghiera. Il Comitato della Festa Grossa ha radici molto antiche e nasce per la volontà di organizzare la festa quinquennale che, per il popolo di Bacchereto, rappresenta “fede e tradizione”. Gli attuali componenti del Comitato, composto da una quindicina di persone, con passione, si occupano del lavoro organizzativo dell’evento: dal reperimento dei fondi per la buona riuscita della festa affidandosi alla generosità dei paesani, al programma, agli addobbi e ai costumi per la processione, preparati nei minimi dettagli con la collaborazione delle donne del paese.



LA STORIA La statua di terracotta con la raffigurazione, di cui è incerta l’epoca di realizzazione viste le consistenti manomissioni subite, è esposta in una nicchia all’interno della chiesa di Santa Maria Assunta, arroccata sopra il borgo in quello che era l’antico castello, venne ritrovata proprio da un baccheretano intento a realizzare una vigna. In un’edicola di mattoni, rinvenuta sotto terra durante i lavori alle mura di cinta, trovò la statua raffigurante la Madonna con in grembo il Cristo Morto, deposto dalla croce. Da quel momento i paesani si mobilitarono per esporla sull’altare affinché venisse venerata e pregata. E fu proprio a lei che durante le pestilenze e i terremoti del 1815, 1853, 1895, durante la Grande Guerra e la successiva Epidemia Spagnola, lche la popolazione rivolse i ringraziamenti per non aver subito gravi conseguenze. Da qui l’idea di dedicarle una festa in suo onore, facendo incidere queste parole “Vera effige della Miracolosa Immagine della Pietà sopra il Tremoto”. Alla Madonna ci si rivolgeva anche in caso di malattia di un compaesano, un culto particolarmente diffuso negli anni Quaranta e Cinquanta. Nel 1885, nel giorno della Festa, si sviluppò un terribile incendio all’interno della Chiesa, causato dalla sovrabbondanza di candele accese, e il netto propagarsi delle fiamme, alimentate da drappi e composizioni floreali, provocò anche una parziale distruzione della Statua. La risistemazione successiva fu anche un po’ approssimativa. A cercare di riportare all’aspetto originario l’opera, ci ha pensato il Comitato della Festa Grossa nel 2007, commissionando un accurato restauro. La festa risale probabilmente agli inizi del 1800, ma la prima festa ufficializzata dalla curia di Pistoia fu celebrata nel 1920. Nel 1945 a causa della Seconda Guerra Mondiale, non furono possibili i festeggiamenti ma venne recuperata nel 1947 e riprese poi la normale cadenza quinquennale dal 1950. Così come a maggio 2020 quando, a causa della pandemia Covid-19, dovettero essere annullati tutti gli eventi. Fu recuperata in forma ridotta e con le dovute norme anticovid, a maggio 2021.
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