La scuola è ancora aperta, mentre il servizio di trasporto è già in vacanza. Autolinee Toscane ha pubblicato una comunicazione in cui annuncia che lunedì 23 dicembre, sono sospese le corse scolastiche. Una decisione che ha scatenato la rabbia di molte mamme, soprattutto dei bambini che vivono nelle frazioni più disagiate della Val di Bisenzio, ma anche degli studenti più grandi che frequentano le scuole superiori e abitano nei comuni di tutta la provincia.
“Non avere il bus – spiegano le mamme degli alunni dell’Ic Pertini – è decisamente un disservizio, sarebbe stato meglio un miglior coordinamento fra At e la dirigenza scolastica che invece ha deciso di fare lezione anche lunedì. Purtroppo ci sono famiglie che non potranno mandare a scuola i bambini”. Invece oggi, 20 dicembre, per quasi tutti gli altri istituti comprensivi provinciali è stato l’ultimo giorno di scuola, non così per le scuole superiori, come ad esempio il liceo Copernico, dove termineranno lunedì. Anche in questo caso il servizio di trasporto non è previsto, riprenderà il 7 gennaio, ma l’utenza è più grande e il disagio, pur restando, è meno impattante.
A sollevare la questione il gruppo provinciale di Fdi che annuncia anche un’ interrogazione per chiedere spiegazioni sulla vicenda. “Il gestore del trasporto pubblico locale con il suo atteggiamento – commenta Tommaso Cocci consigliere Provinciale e capogruppo di Fratelli d’Italia in Comune a Prato – lede dei diritti costituzionali come quello all’istruzione. Siamo alla follia pura”.
Fdi invita tutti i sindaci della provincia ad agire immediatamente per garantire un supporto minimo alle famiglie colpite da questa decisione incomprensibile. “Il 2024 – sottolinea il consigliere provinciale Giovanni Sardi – si chiude con una certezza inquietante: il trasporto pubblico locale, affidato irresponsabilmente dal Partito Democratico ai francesi di Autolinee Toscane, ha complicato enormemente la vita quotidiana di migliaia di famiglie e studenti, costretti a vivere in uno stato di perenne allerta e precarietà a causa dei continui disagi e disservizi creati dall’azienda”.