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Alluvione, ripartono i lavori lungo il torrente Bardena dopo il disco verde della Sovrintendenza


Il cantiere ripartirà appena si abbasserà il livello del torrente . I tratti interessati sono cinque per un totale di circa 200metri. La spesa complessiva è di 500mila euro di cui 350 mila per i lavori, comprensivi anche della sistemazione della strada.


Alessandra Agrati


Si sblocca l’intervento di ripristino dell’argine del Bardena lungo via San Martino per Galceti crollato durate l’alluvione del 2 novembre e sostituito da un intervento in somma urgenza. La Soprintendenza ha dato il via libera all’opera dopo il passaggio del progetto in commissione paesaggistica. La zona infatti, è sottoposto a vincolo. I lavori, partiti e poi interrotti per le verifiche della Sovrintendenza, potranno quindi riprendere a brevissimo, il tempo di far abbassare il livello del torrente che in questi giorni di pioggia si è rialzato. I tratti interessati sono cinque per un totale di circa 200metri. La spesa complessiva è di 500mila euro di cui 350 mila per i lavori, comprensivi anche della sistemazione della strada. Il muro sarà composto da massi ciclopici, più resistenti all’erosione e presenti in altri tratti. 
A Figline il progetto per potenziare la struttura del ponte, la strada sovrastante e rifare le spallette arriverà in commissione paesaggistica tra pochi giorni. Due i vincoli da superare. Oltre a quello paesaggistico si deve aggiungere infatti, quello monumentale dettato dalla legge nazionale. In caso di disco verde si potrà procedere con l’apertura del cantiere. Il costo preventivo è di 55mila euro ma con le eventuali prescrizioni della Sovrintendenza sul doppio vincolo potrebbe salire anche a 100mila. Seguiranno poi i progetti di sistemazione della strada in via di Cantagallo all’altezza di via Malcantone e Vignone e lungo la Bardena, nei pressi del cimitero. Anche questi necessitano della valutazione paesaggistica. L’importo totale è di circa 200mila euro.
Complessivamente sono una quarantina gli interventi post alluvione di competenza comunale per un spesa che supera gli 8 milioni di euro. La cartina riassuntiva presentata nelle scorse settimane dalla sindaca Ilaria Bugetti, è stata pubblicata sul sito del Comune di Prato nella massima trasparenza.  “In meno di un anno da quel tragico evento, il Comune ha trovato le risorse e fatto i progetti. Ora siamo pronti con i lavori. Tutto con le nostre forze, senza l’aiuto di nessuno. – afferma la sindaca Ilaria Bugetti – Ringrazio anche i cittadini per aver avuto la pazienza di aspettare i tempi della burocrazia italiana nonostante la paura. Ogni decisione che viene presa è a tutela vostra”. 
Oltre agli interventi di ripristino post alluvione il Comune sta lavorando a potenziare la sicurezza della rete idraulica. Nella prossima variazione di bilancio sono previsti due interventi in questo senso. Con una spesa aggiuntiva di 200mila euro, si provvederà alla cosiddetta incamiciatura del torrente Vella. Altri 200mila euro saranno usati per deviare le acque del Gorone nello scolmatore che passa sotto via Mozza sul Gorone per risolvere il problema di infiltrazione delle acque negli interrati dei condomini a valle di via Mozza che per risolvere il problema ambientale di emungimento delle acque del Bisenzio che attraverso il Gorone finiscono a Baciacavallo sovraccaricando l’impianto di depurazione inutilmente. 

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