Entro l’estate termineranno i cantieri per la messa in sicurezza degli argini della Bardena a Figline. A fare il punto della situazione, in occasione del sopralluogo della commissione 3 e 4 ,il vice sindaco Simone Faggi accompagnato dall’assessore alle opere pubbliche Marco Sapia.
Terminati da qualche giorno i lavori sul torrente Castagno ad opera del Genio civile, proseguono quelli a monte del ponte del Malcantone per la risagomatura e le griglie per arginare il flusso del torrente, il termine previsto è la primavera, stesso arco temporale, ma il cantiere è gestito dal Comune (220mila euro) per il tratto davanti al cimitero, che sarà allungato di ulteriori 30 metri. Bisognerà aspettare la bella stagione per l’apertura del cantiere in piazza a Figline (stanziati 100mila euro risorse proprie) . Per quanto riguarda il Vella l’incamiciatura è prevista per fine marzo inizio ad aprile mentre proseguono quelli della sagomatura e la videoispezione del ponte tombato. Sempre a maggio inizieranno i lavori di ripristino dello smottamento dell’argine in prossimità del campo di calcio Prato Nord, nessuna data, invece, per quanto riguarda la zona di via Malaparte, dove però è di competenza del Genio civile.

“La mattina di sabato 8 febbraio in palazzo comunale si svolgerà il consiglio comunale straordinario sul rischio idraulico – il commento di Francesco Bellandi presidente commissione urbanistica – e con l’occasione avremo modo di mettere in chiaro le esigenze del nostro territorio, viste le ingenti risorse necessarie, l’amministrazione comunale non può fare da sola. Risulta quindi necessaria concertazione tra i vari enti sovraordinati per il finanziamento delle opere. La messa in sicurezza del territorio e il coordinamento dei vari enti sono oggi una delle priorità della nostra amministrazione, per la tutela delle persone, delle attività economiche e della vivibilità della nostra città.”

Critica, invece, l’opposizione, in particolare Lorenzo Frasconi della Lista Cenni preoccupato per la qualità dei lavori affidati al Genio Civile: “ Restano irrisolti alcuni problemi, come il tubo posizionato all’uscita del torrente decisamente insufficiente, per non parlare poi del manufatto che si trova all’interno dell’alveo che dove essere rimosso immediatamente. Lasciano anche a desiderare i lavori di ripulitura.”
Giudizio politico invece per il capogruppo Leonardo Soldi: “Dal giorno dell’alluvione chiediamo al Genio Civile di venire a relazionare sui lavori e non abbiamo avuto risposta. Chiediamo quindi all’assessore regionale Monni, che spesso è venuto sul territorio di sollecitare il genio civile”.
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