C’è un presepe speciale, quest’anno, all’ospedale Santo Stefano: è quello realizzato dentro una culla termica che l’anno scorso è finita sott’acqua a causa dell’alluvione di novembre. Il personale della Terapia intensiva neonatale ha scelto di accogliere così, con un presepe decisamente fuori dai canoni, chi per queste feste varcherà la soglia del reparto. La culla termica, utilizzata per il ricovero dei bambini nati prematuri, fu recuperata insieme a tante attrezzature danneggiate dall’acqua che invase il presidio ospedaliero allagando i locali seminterrati, il pronto soccorso e parte del piano terra. La collocazione in bella vista con la rappresentazione della Natività vuole essere insieme il ricordo di giorni molto difficili e un messaggio di speranza. Un presepe speciale non solo per l’utilizzo della culla termica alluvionata, ma anche perché il giaciglio che accolse Gesù bambino è stato sostituito da una incubatrice neonatale.
All’ospedale Santo Stefano un presepe speciale: la Natività ricostruita in una culla termica alluvionata
Nella culla un presepe tradizionale con una variante a tema: al posto del giaciglio per Gesù bambino, una incubatrice. L'idea è del personale della Terapia intensiva neonatale
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